Lieve miglioramento dei dati dell’inquinamento in Campania rispetto al 2018. Ad annunciarlo è il report “Mal’aria” di Legambiente che ha rilevato i 9 comuni, 3 in meno rispetto all’anno scorso, che superano la soglia limite di sforamento delle polveri sottili consentiti.
Il comune campano con più emissioni è San Vitaliano, cittadina di 6 481 abitanti dell’agro nocerino per la quale sono stati rilevati 115 sforamenti, con una media di uno ogni tre giorni. Seguono Pomigliano D’Arco con 82 giorni di superamenti e Nocera Inferiore con 72.
Tra le altre città campane con più sforamenti figurano anche Aversa con 68 giorni, Acerra con 64, Volla con 58, e Casoria e San Felice Cancello entrambe con 46 superamenti. Presente anche Napoli, che ha registrato 26 giorni di eccedenze dei limiti consentiti.
Pronta la reazione dei sindaci sui dati dell’inquinamento. Il primo cittadino di San Vitaliano, Pasquale Raimo, ha dichiarato al Mattino: «La centralina di rilevamento sta da noi, ma il problema riguarda tutta la zona, al punto che ho chiesto ai Comuni dell’area nolana di adottare una delibera per chiedere lo stato di emergenza ambientale. Intanto io vado avanti a colpi di ordinanze: contro le stufe a legna e quelle a pellet. Sto pensando anche di vietare le automobili di vecchia immatricolazione».
Il sindaco di Casoria Raffaele Bene, invece, suggerisce un maggiore intervento della Città Metropolitana: «Il problema c’è – riporta il Mattino – ma non si risolve con l’impegno del singolo ente. La Città Metropolitana dovrebbe farsi carico di affrontarlo coinvolgendo tutti».
Il primo cittadino di Pomigliano d’Arco, Raffaele Russo, evidenzia le politiche ecologiche attuate dal suo comune: «L’anno scorso – ha dichiarato al Mattino – Pomigliano aveva sforato 101 giorni, stavolta 82, non so quanto sia statisticamente significativo ma so che stiamo combattendo ogni giorno. La verità è che le centraline andrebbero posizionate su tutta la direttrice est della provincia di Napoli».
Il presidente di Legambiente Campania Mariateresa Imparato ha così commentato i dati: «È urgente mettere in atto interventi strutturali. In questo è fondamentale il ruolo della Regione nel predisporre piani e misure oltre a nuovi fondi da destinare a progetti innovativi».