Epifania in corsia agli ospedali di Caserta e Santa Maria Capua Vetere: gioia e commozione
Gen 06, 2020 - Salvatore Russo
La commozione e la gioia. Sentimenti che si annodano tra i corridoi e le stanze degli ospedali Sant’Anna e San Sebastiano di Caserta e il Melorio di Santa Maria Capua Vetere. Una carovana di bontà organizzata dall’associazione Ciò Che vedo in città – SMCV ha fatto visita ai piccoli pazienti nei reparti di pediatria e oncologia regalando momenti di gioia, strappando sorrisi e scatti. Spiazzati ed increduli, i bambini hanno ricevuto le classiche calze della Befana e giocattoli. Al fianco le mamme che hanno immortalato i figli grazie agli scatti del fotografo Francesco Russo in compagnia di simpatiche mascotte.
L’accompagnamento musicale del quartetto Parto da Napoli ha fatto da sottofondo anche nei reparti del Melorio tra gli anziani lungodegenti che hanno ricevuto in dono del torrone e caramelle. Momenti toccanti tra i pazienti che per qualche minuto hanno riposto in un cassetto i problemi di salute e assaggiato attimi di normalità.
L’iniziativa che ormai si ripete ogni anno abbraccia completamente lo spirito delle festività natalizie troppo spesso inquinate da uno sfrenato consumismo che fa perdere completamente di vista la costruzione di quel ponte di solidarietà e amore tra le persone. Principi di Fratellanza e la capacità di donarsi al prossimo, mostrano con purezza la ricchezza di sperimentare i valori eterni della vita.
Soddisfatto e visibilmente emozionato il presidente dell’associazione Ciò che vedo in città – SMCV, Donato Trepiccione: «Per me questo evento ci nutre l’anima per tutto l’anno, con la collaborazione di tutti gli amici che gratuitamente portano le loro professionalità. Con il loro contributo sappiamo di poter regalare a queste persone che vivono un momento di sofferenza un piccolo sorriso, una gioia, un po’ di spensieratezza perché chi è malato non può pensare ad altro che alla sua malattia. Andiamo a rompere questa catena di pensieri negativi regalandogli un momento di gioia. Vorrei ringraziare Giacomo De Felice della Sagres per averci donato un grande contributo sia economico che morale per questo nostro evento».