Sono cominciate le indagini sullo scontro fra i due treni della Linea 1 avvenuto nella mattinata di ieri. Le prime ipotesi riguardavano un guasto tecnico, o un possibile errore umano del macchinista. Adesso le indagini si concentrano su un’altra supposizione: secondo quanto riportato dal Mattino, non avrebbe funzionato il sistema automatico di protezione dei treni.
L’ipotesi si articola nel modo seguente. La notte prima dell’incidente sarebbero stati eseguiti interventi di manutenzione con una vecchia motrice a gasolio sui binari della linea 1 della metropolitana, nel punto in cui si è verificato lo scontro. Già in passato si sarebbero verificati problemi di frenata per i primi treni che la mattina entrano in servizio, causati dai liquidi viscidi che la motrice lascia sui binari.
Così, nello scontro di ieri mattina, non avrebbe funzionato il congegno che consente di bloccare il treno, a quattrocento metri di distanza da un altro convoglio. Questo tipo di meccanismo si chiama automatic train protection, e dovrebbe scattare indipendentemente dalla volontà del macchinista.
Le indagini sullo scontro avvenuto sulla Linea 1 si concentrano proprio su questo sistema, che sembrerebbe funzionare solo in parte, e che basterebbe da solo a garantire l’incolumità di utenti e passeggeri. L’inchiesta è condotta dalla Procura di Napoli, ed è stato aperto al momento un fascicolo contro ignoti.
Le ipotesi di reato sono diverse. Si va dalle lesioni colpose alle accuse di disastro ferroviario. Un’ipotesi, quest’ultima, che potrebbe essere scartata per la mancanza di conseguenze drammatiche dopo lo scontro. Si ipotizza anche una generica accusa di omissioni nella gestione dei sistemi di sicurezza.
Naturalmente, il pm e il procuratore aggiunto che conducono l’inchiesta provvederanno ad acquisire in Anm tutte le informazioni relative alla tutela dei trasporti. Sono state già sequestrate le scatole nere. In più, verranno acquisiti anche alcuni esposti. che in negli ultimi mesi avevano segnalato i rischi connessi al cattivo funzionamento dei sistemi di protezione meccanici.
Non ci resta che attendere ulteriori sviluppi della vicenda e sperare che venga fatta luce sullo spaventoso scontro di ieri, nel più breve tempo possibile.