Scattano gli arresti per Tommaso Rega (‘O Chirichiello) e Francesco Palermo, rispettivamente capoclan di due fazioni di stampo camorristico di Brusciano, che, riconoscono in loro due i leader.
Tentato omicidio e detenzione illegale di armi da fuoco, queste le accuse rivolte loro.
La sezione operativa dei Carabinieri della compagnia di Castello di Cisterna ha provveduto all’arresto dei due uomini, coinvolti insieme ad altre persone in uno scontro a fuoco a Brusciano, durante il quale vennero esplosi 15 colpi di pistola.
Questa tragica circostanza mise in pericolo la vita di alcune persone lì presenti, subito i colpevoli furono ricondotti ai due clan sopra citati.
La misura cautelare è iniziata per fare luce sulla riconducibilità ai due dello scontro armato, per arrivare a capo della gestione dei traffici illeciti di sostanze stupefacenti, acclarare l’esistenza di un avvicinamento tra il clan Rega e quello dei Palermo e infine documentare alcune forme di espressione della camorra, tra cui il bacio sulle labbra, avvenuto tra due affiliati al clan Rega, volto a confermare la loro appartenenza fraterna allo stesso gruppo.
Durante il corso delle indagini è stata posta sotto sequestro una delle armi usate nel conflitto a fuoco.
Dei due clan se ne è già parlato in precedenza, ricordiamo la vicenda del parroco di Brusciano che denunciò alcuni esponenti del clan Rega e, in seguito venne minacciato.
I due uomini si trovano nelle carceri del rispettivo territorio di competenza.