NAPOLI – Raid vandalico nel cimitero israelitico di Napoli. Tra le lapidi colpite c’è anche quella di Giorgio Ascarelli, primo presidente del Napoli.
La stella di David della tomba è stata danneggiata con due fori, da uno dei quali spunta una vite di metallo. Altri due buchi sono stati riscontrati sulla base del marmo insieme ad alcune crepe. La tomba di Ascarelli ha subito un analogo intervento vandalico nel 2016.
Il cimitero ebraico di Napoli si trova a Poggioreale, in via del Cimitero Israelitico. Aperto nel 1875 per volontà dei Rotshild partenopei, il cimitero è chiuso al pubblico. Negli ultimi anni l’area è stata oggetto di svariati raid vandalici.
A denunciarne le condizioni è l’assessore alla Comunicazione della Comunità ebraica di Napoli Daniele Coppin. «Negli anni il cimitero è stato oggetto di numerosi atti vandalici e danneggiamenti dovuti anche a caduta di rami di alberi», ha dichiarato al Mattino.
«La manutenzione richiede risorse che non abbiamo. Urgono la manutenzione del verde e la riparazione di tombe danneggiate. Inoltre l’edificio all’ingresso, ex porta d’accesso alla città di grande valore storico e in stile neoclassico, è in uno stato di degrado molto spinto. Servirebbe un intervento anche sui muri di tufo, che sono fragili. Ci appelliamo alle istituzioni».
«Ci preme poi – ha concluso Coppin – che l’amministrazione faccia manutenzione nel cimitero ebraico nuovo, che è comunale, risale al 1973, e versa in pessimo stato: qui manca completamente l’acqua, i locali sono abbandonati, infiltrazioni danneggiano le sepolture e non c’è manutenzione del verde. Abbiamo chiesto un incontro, senza ricevere per ora risposte soddisfacenti».
Sull’accaduto è intervenuto anche il consigliere regionale Alfonso Longobardi che propone la ristrutturazione del cimitero israelitico di Napoli. «Una volta restaurato – ha dichiarato al Mattino – potrebbe essere inserito in un circuito turistico e culturale. Non faremo mancare il nostro apporto a partire dalla necessità di avviare progetti di riqualificazione dello storico cimitero. Verificheremo in Regione quali azioni si possono attuare in tempi celeri per un intervento di messa in sicurezza, pulizia e ristrutturazione».