Per oggi 18 Giugno era stato annunciato lo sciopero dei benzinai, già preceduto dallo sciopero dei self service nei giorni precedenti.
Secondo la Figisc Confcommercio , oltre il 70% degli impianti di distribuzione di benzina hanno aderito in Campania, nonostante siano molti quelli attivi oggi a Napoli. Le ‘pompe no logo’ e quelle gestite direttamente dalle compagnie non partecipano alla protesta, ma si dice comunque soddisfatto Mosella, che afferma che nonostante le pressioni delle compagnie petrolifere, la risposta della categoria è positiva.
La gestione delle compagnie petrolifere continua ad imporre prezzi troppo alti rispetto alle ‘pompe no logo’ rendendo così difficoltoso il lavoro per i benzinai legati a marchi più conosciuti e costringendoli spesso al fallimento, la protesta è legata proprio alla volontà di salvaguardare questi lavoratori.
“I lavoratori ci pensano due volte prima di scioperare, stanno attenti ai soldi. C’è poi una oggettiva difficoltà nell’incidere sulle scelte del governo, di fronte allo strapotere delle multinazionali che hanno deciso di organizzare la distribuzione attraverso una loro rete di vendita diretta.Questo rende difficile un’ adesione massiccia allo sciopero”. Così , Raffaele Lieto segretario generale regionale della categoria, giustifica la mancata partecipazione totale dello sciopero da parte dei napoletani.
Lo sciopero dei benzinai nato principalmente per far valere i diritti dei lavoratori legati contrattualmente a loghi maggiormente conosciuti, non coinvolge in pieno i napoletani che prima di tutto provano a salvaguardare i propri interessi.