Video. Da Ottaviano a Italia’s Got Talent: il monologo di Daniele conquista il pubblico
Feb 20, 2020 - Martina Di Fraia
A volte ci sono delle persone che riescono a raccontare la realtà agrodolce di Napoli in poche e semplici parole. Tra queste c’è Daniele Ciniglio, un giovane di Ottaviano che sul palco di “Italia’s Got Talent” ha portato la sua realtà, con tutte le sue contraddizioni.
“Napoli è una città famosa per tante cose”, racconta Daniele, “anche per il cibo. Il babà, le sfogliatelle, le bombe… le fanno così ripiene che a volte ti senti di scoppiare. A volte scoppiano da sole. È successo qualche giorno fa proprio giù da me: una bomba, forse troppo ripiena, è scoppiata prematuramente e ha distrutto quattro o cinque macchine di fila“.
Da qui Daniele comincia un discorso su un altro aspetto che rende Napoli tristemente famosa: la camorra. “Per chi non la conoscesse, la camorra è una pasticceria un poco scadente delle mie parti. Ma non fa solo dolci, si occupa anche di salato“.
Così, con un sorriso amaro sul volto, Daniele descrive alla giuria di Italia’s Got Talent la condizione altrettanto amara di chi ha a che fare con questa “pasticceria”. I prodotti che ti fanno venire un malanno, le montagne di rifiuti scaricate nei terreni, il “gioco” della “caccia al tumore” di chi mangia i frutti di questa terra.
“Dicono che è colpa della camorra“, afferma Daniele, per poi aggiungere: “Oddio, colpa… è uno scherzo“. E a causa di questi “scherzi”, c’è chi non c’è più, ci sono giovani che finiscono nelle grinfie della malavita. “Quelli sono bravi ragazzi, vanno nelle attività ad offrire protezione. E se tu non lo accetti ti fanno il dispetto… così, per scherzo”.
Persino quel famoso “Don Raffaè” tanto temuto, tanto potente, diventa “uno scherzo”. La conclusione del monologo esprime tutta la rassegnazione di una città che cerca disperatamente un modo per non mollare. “Quando mi chiedono: ‘Ma come fate a vivere con la camorra?’, io gli rispondo come mi diceva papà: è uno scherzo.
Napoli è una città famosa per tante cose. Il teatro, il cinema, ma soprattutto per i sorrisi e che quando ci fanno uno scherzo noi non ci prendiamo collera, perché è uno scherzo”. Dal pubblico non può non elevarsi una standing ovation per Daniele.