Bari – Non solo cattive nuove. In piena psicosi da Coronavirus, giungono anche notizie positive. È la storia di un ragazzo di Bari all’ultimo anno di liceo scientifico, in quarantena dopo essere tornato da Milano. Secondo quanto riporta La Repubblica, i suoi compagni di classe hanno organizzato lezioni in videochiamata per lui.
Il ragazzo, dopo un viaggio a Milano per partecipare alle preselezioni della Bocconi, su consiglio del suo medico, ha scelto di mettersi in quarantena volontaria. La risposta dei compagni di classe è stata immediata. Un esempio di estrema solidarietà in giornate di cui si sente parlare solo di scaffali dei supermercati vuoti e prezzi dei flaconi dell’Amuchina schizzati alle stelle.
I ragazzi del liceo Salvemini si sono ingegnati per permettere al loro compagno di non restare indietro con le lezioni. E per una generazione nata con lo smartphone in mano, la soluzione più naturale è stata organizzare lezioni in videochiamata con il giovane, per permettergli di seguire insieme agli altri.
“Siamo al quinto anno, quest’anno abbiamo la maturità”, hanno detto i ragazzi a Repubblica. La preside dell’istituto, Tina Gesmundo, si è complimentata con i suoi studenti. “Sono stati eccezionali. Mi hanno aiutata ad affrontare una situazione di emergenza, pur in assenza di direttive chiare”.
Proprio qualche giorno fa, la stessa direttrice del Salvemini si era espressa in merito alla mancanza precise disposizioni relative alle attività scolastiche con la conseguente scelta di cancellare tutte le gite e le alternanze Scuola – Lavoro con l’estero.
“Forse è una misura un po’ estrema – aveva detto la Gesmundo – c’è stato un grande esborso di soldi. Inoltre, abbiamo partecipazioni a concorsi in altre regioni. come ci regoleremo? L’importante è non trasmette la sensazione di panico a genitori e studenti. Questo atteggiamento non farebbe altro che generare un forte sentimento di intolleranza”.