Vincenzino ha quasi 5 mesi ma la forza di un leoncino. All’Ospedale pediatrico Santobono di Napoli, nella sua culletta, aspetta un trapianto di midollo osseo che potrebbe salvargli la vita. E’ infatti affetto da linfoistocitosi, una malattia che colpisce un neonato su 50 mila. Purtroppo però nella banca dati dei donatori di midollo nessuno è risultato compatibile. Per questo la mamma ha chiesto aiuto via social creando una pagina Facebook: “Aiutiamo Vincenzino”.
LA STORIA – Vincenzino nasce il 4 ottobre dello scorso anno, e ora ricoverato dal 14 gennaio in Ospedale e aspetta un midollo compatibile. La sua storia è raccontata dalla mamma in un toccante post:
“Ciao mi chiamo Vincenzino e sono nato il 4 ottobre 2019. Da quando ero nella pancia della mia mamma dicevano che avevo un problema all’intestino. Le ante intestinali dilatate poi quando sono nato sembrava che questo problema era scomparso. Dopo vari accertamenti torno a casa con la mia mammina ma dopo qualche giorno che stavo a casa ho iniziato a vomitare e a fare diarrea così sono stato portato in ospedale dove mi hanno ricoverato. Mi hanno fatto gastroscopia, colonscopia, tac, risonanza, ecc. Dicono alla mia mamma che devo nutrirmi con una sacca e che non posso ne bere ne mangiare finché non capiranno cosa ho di preciso. Passano giorni, settimane, mesi e i medici ancora devono capire cosa ho! Cosi dicono alla mamma che può portarmi a casa ma devo continuare a nutrirmi con questa sacca.
A Natale finalmente a casa, ma non passa nemmeno qualche giorno che inizio ad avere la febbre altissima mi riportano all’ospedale dove mi fanno svariati esami (un’altra batosta per la mia mamma). Suo figlio ha la LINFOISTOCITOSI e molto grave deve fare le chemio. Il 14 gennaio inizio le chemio che mi fanno stare tanto male ho appena 3 mesi e mezzo e peso poco più di 5 kg. Oggi 29 febbraio sto ancora al Pausillipon per le chemio.
Da quando sono nato la mia casa l’ho vista per pochi giorni. Voglio andare a casa con la mia mammina ma per farlo ho bisogno di un TRAPIANTO DI MIDOLLO OSSEO. Nella banca dove tengono i donatori nessuno è compatibile per me. AIUTATEMI A TORNARE A VIVERE. Se troverò il donatore dovrò affrontare anche l’intervento per l’intestino ruotato così dopo potrò mangiare come altri bambini. Sai io non conosco il sapore del latte! Non ho mai assaggiato niente non posso farlo ma se tu mi aiuti, tu che leggi magari sei compatibile e puoi donarmi un po’ del tuo midollo. Grazie di cuore”.
COME AIUTARLO – Come spiegato sul sito dell’Ospedale Bambin Gesù, la Linfoistiocitosi Emofagocitica primaria (HLH) è una malattia legata all’attivazione e alla proliferazione incontrollata di alcune cellule del sistema immunitario. Come i macrofagi, una classe di globuli bianchi che ha il compito di difendere il corpo dai microbi che possono causare malattie infettive. Questa malattia colpisce circa 1 nuovo nato su 50 mila.
E’ necessario quindi trovare una persona compatibile per il trapianto di cellule staminali. A tutte le persone che vogliono aiutare Vincenzino, il Santobono Pausillipon informa sulle modalità di donazione del midollo. Basta telefonare ai numeri indicati sul sito e prendere un appuntamento. Ad oggi, come comunicato dalla mamma su Facebook, sono oltre 2 mila le persone ad aver chiamato.
Già in passato Napoli aveva mostrato il suo gran cuore Diana e Alex, altri bambini che come Vincenzino cercavano un donatore di midollo. E la storia a lieto fine di Alex, guarito dopo i trapianto, fa ben sperare.