“Chiedo alle mafia, alla ‘ndrangheta, alla sacra corona unita e alla camorra, nei vasti territori da loro controllati, di imporre la quarantena domiciliare obbligatoria a tutti i loro corregionali improvvidamente rientrati a casa dai loro domicili al Nord rientranti nella zona rossa. Nel caso esse non riescano, con le proprie forze, a garantire il rispetto di questa elementare norma di prudenza, riterrei ragionevole da parte loro chiedere la collaborazione delle autorità pubbliche dello Stato italiano“. È il post pubblico, poi rimosso, di Alessandro Campi, professore di Scienze politiche all’Università di Perugia e direttore della Rivista di politica.
Una frase infelice arrivata dopo la notizia delle persone che dal Nord sabato sera si sono precipitate nelle stazioni per prendere un treno e tornare al sud.
Il professor Campi, calabrese di nascita, è stato dal 1989 al 1996 responsabile dell’ufficio stampa e Centro Studi di Confindustria Umbria. Dal 1997 al 2002, è stato ricercatore presso la cattedra di Storia delle dottrine politiche del dipartimento di filosofia dell’Università di Perugia. Nello stesso ateneo, è diventato professore associato di Storia delle dottrine politiche e, attualmente, è docente di Scienza politica. È stato dal 1999 al 2002, segretario generale della Fondazione Ideazione.
Un attacco al sud per ricordare ulteriormente che le nostre terre sono governate dalle mafie, se poi il colpo arriva da un meridionale è ancora più grave.