Il Coronavirus piega il turismo. Azienda di bus: “Siamo fermi ma paghiamo le tasse
Mar 09, 2020 - Stefano Colasurdo
Napoli – Il Coronavirus sta mettendo in ginocchio la città e tutta la Regione. Tra i settori più colpiti dell’epidemia c’è sicuramente quello del turismo. Alberghi, ristorazione, bus turistici e quant’altro sono seriamente a rischio. Per l’occasione abbiamo intervistato Raffaele Pazzi, proprietario dell’azienda di autobus turistici Pazzi Travel.
Coronavirus: quali sono i sintomi, come si trasmette e come si previene
Quali sono i danni del Coronavirus per la sua azienda?
“Per quanto riguarda il Coronavirus siamo fermi dal 24 febbraio. Le scuole hanno annullato tutte le uscite, i tour sono sospesi, ogni giorno ricevo disdette. Per il momento non abbiamo avuto nessun aiuto dal governo. I Leasing dobbiamo pagarli, stesso vale per le utenze di ufficio ed i contributi. In più il comune di Napoli ci ha dato 10 giorni per effettuare la sanificazione ai mezzi.
“Sarebbe bastata una autocertificazione, ma ho preferito chiamare una ditta per avere una sanificazione con ozono con relativo certificato. Non voglio essere negativo ma credo che le uscite scolastiche di quest’anno siano finite e la ripresa sarà lenta. Dovrà passare il virus, poi le persone dovranno superare la paura. Se per giugno si muoverà qualcosa ne sarò davvero felice.”
Com’era la situazione prima del Virus?
“Il 2020 non è iniziato nel migliore dei modi per tutto il settore. Il comune di Napoli ad inizio dicembre ha deliberato una ZTL bus turistici per il centro di Napoli a partire dal 7 dicembre fino al 5 gennaio. Questa delibera è nata con l’intento di minimizzare il traffico natalizio. Ma il decreto è stato poi prolungato fino al 7 febbraio con la giustificazione di ridurre l’inquinamento.
“Allo scadere di tale data, noi come categoria abbiamo chiesto delle delucidazioni sull’argomento inquinamento, ma abbiamo ricevuto poche risposte. Anzi hanno poi emanato una nuova delibera che entrerà in vigore dal 1 aprile con dei prezzi esorbitanti (Foto).”
“Come si vede dal tariffario pagando in più, si può liberamente circolare anche con un Euro 1 (bus maggiormente inquinante). Quindi, se pago non inquino. Il danno maggiore è il fatto di aver inserito questa delibera quando i preventivi con i grandi tour operator erano già stati fatti. Le nostre tariffe di ZTL sono le più care d’Italia, è giusto dire che bisogna pagarle in tutta Italia, ma nelle altre città il prezzo è ragionevole.”