L’emergenza coronavirus è sia sanitaria che economica. Soltanto nella giornata di ieri sono stati 825 i miliardi andati in fumo, tra cui 68 miliardi solo a Piazza Affari (la Borsa di Milano). L’indice Ftse Mib ha terminato a -16,92%, peggiore risultato giornaliero di sempre. A far crollare le borse, le scelte della Bce.
EUROPA – L’Europa non sta capendo la situazione italiana e sta sottovalutando quella presente in altre nazioni. Non sono bastate infatti ai mercati le misure messe in campo dalla Bce, la Banca Centrale Europea, capitanata dalla presidente Christine Lagarde. Tutti si aspettavano il cosiddetto ‘bazooka di Draghi”, cioè il “quantitative easing”. Una misura che serve ai paesi in momenti di crisi perché permette l’acquisto (soprattutto dalle banche del sistema) di consistenti quantità di titoli pubblici immettendo liquidità.
A differenza di quanto fatto dalla Bank of England e della Fed, la Bce ha scelto di lasciare invariati i tassi, ampliando però gli acquisti del programma di Quantitative Easing, con un piano di acquisti netti aggiuntivi di 120 miliardi di euro entro la fine dell’anno. Misure poco efficaci che hanno fatto crollare tutte le borse europee.
Contrarietà è stata espressa anche dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in una dura nota:
“L’Italia sta attraversando una condizione difficile e la sua esperienza di contrasto alla diffusione del coronavirus sarà probabilmente utile per tutti i Paesi dell’Unione Europea. Si attende quindi, a buon diritto, quanto meno nel comune interesse, iniziative di solidarietà e non mosse che possono ostacolarne l’azione”.
CINA – Solidarietà invece è arrivata da una Nazione molto lontana dalla nostra che fa parte addirittura di un altro continente. La Cina infatti ha inviato in Italia un aereo pieno di aiuti. A bordo del velivolo ci sono infatti 9 medici esperti che hanno affrontato il virus e tantissime attrezzature sanitarie. Dalle mascherine ai ventilatori.