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Video. Approvato il decreto marzo: 25 miliardi per sostegno a lavoratori e famiglie

L’Italia dimostra ancora una volta di star mettendo in campo tutte le forze per far fronte all’emergenza coronavirus. Poco fa il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto marzo, ovvero, il decreto legge contenente le misure di sostegno all’economia previste per questo mese, che hanno un valore di circa 25 miliardi.

Le misure di sostegno e di spinta contenute nel decreto sono la concreta testimonianza della presenza dello Stato”, ha affermato Conte, “che è vicino alle famiglie e a tutti quelli che stanno facendo enormi sacrifici per il bene più alto: la salute. Possiamo parlare di ‘modello italiano’ anche per la politica economica con cui stiamo facendo fronte a questa emergenza.

Siamo stati i primi a mettere in campo 25 miliardi di euro a beneficio di imprese e famiglie. Attiveremo flussi per complessivi 35o miliardi: una manovra poderosa. Non abbiamo mai pensato di poter combattere un’alluvione con degli stracci, ma stiamo cercando di costruire una vera e propria diga. E vogliamo che anche l’Europa ci segua su questa strada.

E il decreto marzo è soltanto il primo passo per fronteggiare le conseguenze del coronavirus. Si parla già, infatti, di un’estensione del meccanismo ad aprile. “Siamo consapevoli che questo decreto non basterà“, ha continuato Conte, “ma il governo sarà presente e risponderà anche domani, con un piano di ingenti investimenti che dovremo promuovere con una rapidità mai conosciuta prima.

“Sono orgoglioso di essere partecipe di questa comunità e onore di guidarla”, conclude Conte. “Tanti italiani sono in trincea negli ospedali, nelle fabbriche, nelle farmacie. Tanti altri restano a casa ma li sostengono, cantano con loro dai balconi. Possiamo essere orgogliosi di essere italiani”.

È intervenuto quindi il Ministro dell’Economia e delle Finanze Roberto Gualtieri, che ha spiegato in cosa consistano le manovre contenute nel decreto. Per mettere in atto queste politiche, il Governo ha deciso di utilizzare tutto il limite di indebitamento netto autorizzato dal Parlamento. Il decreto si articola su cinque assi principali:

  • È previsto un finanziamento aggiuntivo per il Sistema Sanitario Nazionale, per la Protezione Civile e altri soggetti pubblici impegnati in emergenza, del valore di circa 5 miliardi.
  • 10 miliardi andranno invece a sostegno dell’occupazione, per la difesa del lavoro e del reddito. “Nessuno dovrà perdere il lavoro“, ha spiegato Gualtieri. Sono estesi quindi gli ammortizzatori sociali a tutte le tipologie di lavoratori dipendenti, mentre tutti i lavoratori stagionali e di altro tipo sono coperti con un assegno 600 euro per il mese di marzo. Estendiamo congedo parentale e voucher baby sitter. Sostegno aggiuntivo a reddito per lavoratori che andranno a lavorare con riduzione aggiuntiva del cuneo fiscale.
  • Il decreto prevede una forte iniezione di liquidità nel sistema del credito, che può anticipare circa 340 miliardi di finanziamenti all’economia reale, con la sospensione di rate di mutui e prestiti tramite fondi di garanzie pubbliche.
  • È prevista una sospensione di obblighi di versamento per tributi e contributi. Il termine odierno è differito al prossimo venerdì. Sospensione della prossima rata, differita al trentuno maggio, per Iva, contributi previdenziali, ritenute fiscali per tutti i livelli di fatturato fino a 2 milioni di euro, e al di sopra di questo limite, per tutte le filiere colpite dall’emergenza. Vediamo che molti paesi si stanno ispirando alle nostre misure. Nell’eurogruppo ci sarà articolazione tematica della nostra impostazione. Contiamo di rafforzare gli interventi di sostegno.
  • Misure di sostegno aggiuntivo a una serie di settori che verranno illustrati meglio in seguito.

Anche la Ministra del Lavoro Nunzia Catalfo spiega nel dettaglio alcune manovre del decreto marzo. La legge contiene un importante stanziamento di sostegno ai lavoratori e famiglie italiane di circa 10 miliardi di euro. Questa misura si traduce in un congedo parentale speciale per le famiglie, di cui si può usufruire per 15 giorni, e in alternativa di un bonus babysitter del valore di 600 euro.

È allargata la possibilità di usufruire dei permessi della legge 104, che passeranno a 12 giorni, con uno stanziamento di 500 milioni di euro. Inoltre, sono state fermate le procedure di licenziamento messe in atto dal 23 febbraio in poi, ovvero dall’inizio dell’epidemia di coronavirus. Il periodo di quarantena per i lavoratori sarà considerato di malattia non confutabile.