Giù le mani da Ascierto. Perché i medici lombardi hanno tenuto nascosta la scoperta?


CoronavirusÈ vergognoso quanto sta accadendo nelle ultime ore al dottor Paolo Ascierto. Contro il medico napoletano si è mossa la macchina del fango grazie alle accuse rivoltegli dal professor Massimo Galli che, nel corso di Carta Bianca, ha negato ogni merito al team del Pascale e del Cotugno nella sperimentazione del Tocilizumab per curare le complicanze del coronavirus. Ieri sera è andato in onda un servizio indegno di Striscia la Notizia che dipinge il dottor Ascierto come un impostore, un ladro, uno che ha voglia di essere protagonista in televisione e sui giornali. Tutto senza diritto di replica.

Galli ha affermato che lo stesso protocollo formulato dal Pascale era già in uso in Lombardia, eppure non ci ha spiegato come mai la notizia del trattamento con il Tocilizumab non fosse stata comunicata ai medici di tutto il Paese, in modo che potessero essere curati tutti i cittadini, non solo quelli residenti in Lombardia. Si tratta di un fatto dalla gravità inaudita che qualcuno, forse, dovrebbe far pesare all’efficientissima macchina sanitaria lombarda che efficientissima probabilmente non lo è affatto. Chissà se Galli, troppo preso dalle apparizioni in TV, non abbia dimenticato di compiere il dovere – per lo meno morale – di diffondere un annuncio così determinante per salvare vite umane.

Il team di medici napoletani, al contrario, non appena riscontrati i risultati positivi della cura hanno comunicato la notizia ed in pochissimo tempo l’AIFA ha esteso il protocollo in tutta Italia. È grazie al dottor Paolo Ascierto se, oggi, dalla Valle D’Aosta alla Sicilia, in Europa, nel mondo i malati di coronavirus hanno una speranza in più. Grazie ai medici napoletani e non a Massimo Galli o ai servizi ridicoli come quelli di Striscia.


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