Era poco più di un anno fa quando il dottor Paolo Ascierto venne corteggiato a lungo dall’istituto europeo di Oncologia di Milano e dall’Istituto tumori di Roma.
Il primario dell’Istituto Pascale fu riconosciuto come personaggio dell’anno nell’ambito del Premio Zanibelli assegnato a Roma. Non solo, rinunciò anche all’incarico di primario conferitogli dal manager dell’istituto tumori di Roma Regina Elena San Gallicano.
“A Napoli guiderò nuove ricerche per sconfiggere il cancro”, disse l’oncologo Ascierto in un’intervista a IlMattino.it.
“Ho rinunciato ufficialmente all’incarico all’Istituto tumori di Roma dove ho vinto un concorso. – dichiarò Ascierto – A quel posto ambivano in molti. Ho anche declinato altre allettanti offerte dell’Ieo di Milano. Se ho deciso di restare è perché credo nel Pascale e nei progetti d’avanguardia che la Regione ha in questo settore”.
“A Milano mi proponevano di guidare processi – continuò – che vanno al di là della cura del Melanoma e che si sviluppano nell’ambito del mio principale settore di studio, l’immunoterapia del cancro.”
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Il primario dell’Istituto Pascale, che ha il merito di aver utilizzato per primo un farmaco per l’artrite contro i malati di coronavirus, fu riconosciuto in quell’occasione come ricercatore di punta dell’Oncologia mondiale, ma nonostante ciò decise di rimanere a Napoli, per curare i napoletani.