In questo periodo di difficoltà e angoscia generale, arriva finalmente una buona notizia. Maria Antonietta Rositani, la donna che fu bruciata viva dall’ex marito, può finalmente tornare a casa dopo un lungo periodo di ricovero in ospedale.
La vicenda risale all’anno scorso, precisamente al 12 marzo 2019. Maria Antonietta era in auto, in attesa dell’uscita dei due figli, quando improvvisamente si è ritrovata davanti Ciro Russo, il suo ex marito. L’uomo aveva evaso i domiciliari ad Ercolano per raggiungere Reggio Calabria, dove l’ex moglie viveva coi i suoi bambini.
In quel momento Ciro Russo ha ricoperto la macchina di Maria Antonietta e il suo cane di benzina, per poi dare fuoco al tutto con la volontà di bruciarla viva. Il cane non ce l’ha fatta ma la donna, combattendo con le unghie e con i denti, è finalmente riuscita a riprendersi, dopo aver affrontato un lungo e complicato percorso di riabilitazione. E adesso Maria Antonietta Rositani ha vinto la sua battaglia.
“Maria Antonietta è tornata nella sua città” afferma Cinzia Nava, presidente della Commissione regionale pari opportunità della Calabria, al Mattino, “e non poteva esserci notizia più bella in questo momento di isolamento, sbandamento e paura, a causa dell’emergenza coronavirus.
È passato un anno da quel gesto di violenza e lei ha trovato nel coraggio di cui, a volte, sono capaci solo le donne e nell’amore smisurato per i suoi figli, la vera ragione di vivere e di superare una prova durissima”.