I Giapponesi mettono la pizza napoletana in un manga, la Disney sceglie il Vesuvio quale casa della fattucchiera Amelia (Magica De Spell il suo nome originale) e mette Castel dell’Ovo in copertina, Tom & Jerry vivono un’avventura partenopea visitando i luoghi più magici di Napoli: una città che è stata sempre fonte di ispirazione di artisti, sempre apprezzata nel mondo, rappresentata in varie sfaccettature.
Se in Italia, infatti, di Napoli non se ne parla se non (quasi) esclusivamente in modo negativo, fuori dai confini della penisola non hanno dimenticato la canzone napoletana, i panorami, i monumenti, il colore, il folclore, nonostante anche lì si conoscano i problemi della nostra città. La differenza tra gli Italiani e gli stranieri sta nel fatto che all’estero si è ben consci del fatto che una città grande, popolosa, ha necessariamente dei problemi, soprattutto nelle periferie, mentre qui, grazie soprattutto ai media e alle istituzioni che parlano di Napoli da lontano, senza calpestarne il suolo e chiusi nei pregiudizi, si pensa a Napoli come un inferno dimenticando ad esempio che a Roma vi è il doppio di omicidi, o che la stessa capitale insieme a Milano e Torino sono più interessate dalla criminalità di strada rispetto al capoluogo partenopeo.
La migliore pubblicità per Napoli arriva, paradossalmente, dall’estero, da chi avrebbe tutto l’interesse a mettere in primo piano le città del proprio Paese piuttosto che quella di un’altra Nazione: forse perché, in fondo, luogo storicamente interessato dall’incrocio di culture, Napoli è una città universale, appartiene a tutto il mondo.