Il direttore generale dell’ASL Napoli 1 Centro, Ciro Verdoliva, smorza le polemiche. Stanotte infatti sono scomparse delle mascherine all’Ospedale Loreto Mare. Stamattina si era diffusa la notizia del furto nella struttura sanitaria adibita per l’emergenza a Covid-hospital. Un episodio abbastanza grave dato che il personale è a stretto contatto con persone positive e ha solo le mascherine, i guanti e le tute come protezione.
Ora arriva l’invito del direttore Verdoliva a non creare un caso mediatico:
“Ciò che è avvenuto al Loreto Mare è certamente un episodio da stigmatizzare, qualcosa che ci fa arrabbiare e ci sdegna, ma non dobbiamo neanche montarci un caso mediatico. Non possiamo consentire che il furto di qualche decina di mascherine (tali sono) e di un po’ di sapone e qualche effetto personale da parte di quello che evidentemente è un imbecille faccia passare in secondo piano lo sforzo straordinario che tutto il sistema della sanità campana sta facendo per rispondere in tempi rapidissimi ad una possibile escalation dei contagi”.
Un atto di inciviltà che ha interessato alcune decine di armadietti del personale in servizio del Loreto Mare con il furto di poche mascherine.
“Napoli e la Campania – conclude Verdoliva – stanno mostrando una grande capacità di reazione e la stragrande maggioranza dei cittadini sta rispettando ogni singola prescrizione stabilita a tutela della salute. Questa mattina al Loreto mare sono ricoverati 7 pazienti in terapia intensiva, 10 pazienti in area degenza e soprattutto gli operatori sanitari sono come al solito a lavoro per garantire salute. Il Direttore Sanitario non mi ha rappresentato criticità ma, ad ogni buon fine, stiamo provvedendo a fornire ulteriori DPI nell’ambito dell’invio già programmato”.
Nei giorni scorsi erano scoppiate due polemiche. La prima riguardava la notizia, poi smentita dal Cardarelli, di 300 medici che non si erano presentati a lavoro. La seconda di 4 specializzandi che avevano rifiutato il posto di lavoro per motivi economici. Casi gonfiati mediaticamente che mostravano solo il peggio della sanità campana ma che poi si sono rivelati infondati e risolti rapidamente. Infatti anche i
4 specializzandi sono ora nei reparti pronti a dare il loro contributo.