Coronavirus, salgono i casi a Pozzuoli (24 e 4 decessi). Il sindaco Figliolia: “Ospedali al collasso”
Mar 29, 2020 - Chiara Di Tommaso
Continua l’aggiornamento dei sindaci della Campania sui casi di coronavirus nel proprio territorio. Il primo cittadino di Pozzuoli, ha voluto aggiornare sul numero dei contagi. Come cresce nell’intera Regione (solo ieri l’ultimo bollettino parlava di 170 nuovi casi), purtroppo anche a Pozzuoli si registra un incremento.
Queste le parole di Vincenzo Figliolia:
“Tre cittadini di Pozzuoli sono risultate positive al test Covid-19. I dati mi sono stati comunicati dall’Unità di crisi della Regione Campania poco fa. A Pozzuoli il totale dei casi positivi sale ora a 24, di cui 17 attualmente contagiati (3 ospedalizzati e 14 in isolamento domiciliare), 2 in via di guarigione, una persona guarita definitivamente e quattro decessi.
Abbiamo messo in campo tutte le misure per fermare l’ondata dei contagi, con chiusure di attività e restrizioni sugli orari. La Polizia municipale e le altre forze dell’ordine stanno effettuando controlli a tappeto. Oggi in gran parte stiamo scontando gli errori di chi non ha rispettato le direttive per tutelare la salute di noi tutti, tra persone rientrate dalle aree focolaio e persone che hanno continuato con normalità la propria vita.
Qui si rischia di fermarlo il futuro se non ci atteniamo scrupolosamente a tutte le prescrizioni. In molti si stanno mostrando responsabili perché hanno capito la gravità della situazione: c’è bisogno però che lo facciano tutti, affinché quel numero che vi annuncio tutte le sere non continui a crescere in modo esponenziale. Non possiamo consentirlo: gli ospedali sono al collasso, questo vuol dire che se i posti sono esauriti e un vaccino per debellare non è ancora stato trovato, siamo tutti in serio pericolo.
Questa è una guerra contro un nemico invisibile e silenzioso, molto pericoloso, che può nascondersi dietro chiunque. Ma sono convinto che nonostante tutto possiamo farcela. Dobbiamo farcela. Ma dipende da tutti noi.
Non abbiamo altra soluzione. STIAMO IN CASA! Ce la faremo tutti insieme, ma ognuno deve fare la sua parte! Mostriamo che siamo una grande comunità!”.