Coronavirus in Campania. Maschere da sub trasformate in respiratori con le stampanti 3D
Mar 31, 2020 - Stefano Colasurdo
In Campania 500 maschere da sub si preparano a diventare dei respiratori grazie ad una importante tecnologia in 3D. Per contrastare il Coronavirus c’è bisogno infatti di tanti strumenti, in primis quelli dedicati al personale sanitario.
Coronavirus: quali sono i sintomi, come si trasmette e come si previene.
Durante questa a quarantena molti sono stati i cittadini fantasiosi che hanno utilizzato gli utensili più disparati a mò di mascherina. Mater artium necessitas recitavano i latini. Tradotto significa, la necessità è la madre delle abilità. Chi non possiede le mascherine, perché hanno raggiunto dei costi elevatissimi, o perché sono introvabili, si è adattato alla meno peggio.
L’arte di arrangiarsi è una caratteristica napoletana, ed anche in questo caso è un’idea che pare funzionare alla guerra contro il Coronavirus.
Saranno 500 le maschere da sub che verranno adattate a respiratori fabbricando con stampanti 3d i “Dpi”, ossia, i dispositivi di protezione individuale, dalle mascherine alle visiere dei medici.
Queste le parole di Michela Musto, architetto e designer del progetto, riportate da Repubblica: “Stiamo lavorando a una produzione in serie delle valvole che trasformano le maschere da snorkeling Decathlon in veri e propri respiratori.
“Siamo in molti. Ci coordiniamo su gruppi Facebook dove intervengono colleghi da tutta Italia. Ovviamente al momento siamo chiusi. Ma con le nostre stampanti 3d da settimane produciamo il supporto delle mascherine chirurgiche, che abbiamo distribuito gratuitamente alle persone. Ora siamo alle prese con queste valvole.
“Ci siamo già messi in contatto con la Protezione civile e con Decathlon. Entro pochi giorni la società donerà 900 mascherine alla Campania. Ci sarà bisogno di produrre le valvole per 500 dispositivi. Riusciremo a produrle tutte. E le doneremo con grande piacere ai nostri ospedali.
“Lavoreremo anche di notte E siamo disponibili con tutti gli ospedali a creare anche altri dispositivi: il supporto delle stampanti 3d nel settore sanitario è sempre più attivo. Siamo pronti a fare la nostra parte.”