A Santa Maria la Carità gli studenti di una scuola elementare non posso proseguire le lezioni perché non sono in possesso di un PC. Le lezioni a scuola sono sospese a causa del Coronavirus e la dirigente scolastica ha richiesto 25 notebook in comodato d’uso.
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I bambini non stanno avendo vita facile in questa emergenza da Coronavirus. Le scuole sono sospese e non possono uscire di casa anche se ieri è giunta la notizia di far uscire i più piccoli per mezz’ora al giorno.
Questi bambini della scuola elementare “Eduardo De Filippo” di Santa Maria la Carità non hanno modo di proseguire gli studi. Per questo la dirigente ha richiesto.
Il vero problema era la distribuzione di questi notebook. La soluzione però è stata trovata dai carabinieri che si sono incaricati consegnando i dispositivi a domicilio.
Queste le parole della dirigente scolastica Gilda Esposito indirizzate ai carabinieri: “Nella giornata di ieri, 31 marzo 2020, la scuola ha trovato al suo fianco, come sempre del resto, una grande alleata nell’Arma dei Carabinieri, nella persona del comandante della stazione dei carabinieri di Sant’Antonio Abate Giovanni Marchitelli. Nella difficoltà emergenziale del momento storico che tutti noi stiamo vivendo, i Carabinieri della stazione di Sant’Antonio Abate si sono resi prontamente disponibili a consegnare a domicilio devices messi a disposizione dalla scuola agli alunni sprovvisti.
“I militari sono stati a disposizione della scuola fino a tarda sera. Sono impegnati nella missione che non solo ci ha aiutati a garantire il diritto allo studio dei minori, ma a donare un motivo di gioia e di entusiasmo ai nostri piccoli. A nome mio e di tutta la comunità scolastica che dirigo vanno i miei più sentiti ringraziamenti. Grazie per la disponibilità e la vicinanza non solo inter-istituzionale, ma soprattutto umana.” (La lettera è stata riportata da Repubblica)