In questi giorni diversi programmi televisivi si stanno occupando di Napoli e della altre città campane. Nel mirino finiscono sempre le immagini della Pignasecca o dei comportamenti di poche persone che non rispettano le misure restrittive.
Una condizione che oggi ha spinto anche il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, a scrivere un post in difesa della città tirando in ballo la conformazione urbanistica e la difficoltà a mantenere le distanze. Ora è il primo cittadino di Bacoli a dire no a una nota trasmissione tv. Il motivo? L’intento del collegamento non era quello di esaltare la solidarietà del nostro popolo ma semplicemente raccontare di quattro persone che non rispettavano i divieti.
Questo il post di Josi della Ragione, sindaco del Comune di Bacoli:
“Ho ricevuto da un noto programma di Canale 5 la richiesta di un’intervista in diretta, questo pomeriggio, per raccontare come Bacoli stesse vivendo l’emergenza Coronavirus. Pensavo volessero conoscere la rete di solidarietà che stiamo mettendo in campo, già da due settimane, per aiutare i più deboli. O evidenziare i tanti provvedimenti restrittivi che abbiamo assunto in città, a difesa della salute pubblica, anche prima ed in contrapposizione al Governo Nazionale. Misure che ci stanno aiutando a contenere il contagio. E invece no. Il focus era dedicato ai quattro irresponsabili che passeggiavano in spiaggia a Miseno (e che abbiamo denunciato e multato). E per raccontare la crisi degli imprenditori balneari. Facendo passare la solita immagine del Sud che non rispetta le regole; del Sud fatto di barbari; del Sud incosciente.
Ho quindi ringraziato per l’invito. Ma ho rifiutato. Perché bisogna smetterla di far passare l’idea che Napoli, la Campania ed il Sud siano l’immagine della Pignasecca piena di gente. Basta. Mi sono reso disponibile ad intervenire quando si parlerà del grande cuore di Bacoli; del sacrificio che stanno facendo migliaia di famiglie bacolesi: che rispettano le regole con spiccato senso del dovere. Mi sono reso disponibile ad intervenire quando si parlerà della crisi economica che stanno vivendo gli operai del settore edile, i camerieri, i pizzaioli, i commercianti. Di tutti quei lavoratori che non riescono più a mettere il piatto a tavola. Insieme stiamo scrivendo la storia. Insieme, questa guerra la vinciamo”.
Una versione che è stata smentita in un post su Facebook dal giornalista che ha richiesto l’intervista tv.