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Coronavirus, le zanzare possono trasmetterlo? La risposta degli esperti

Con l’arrivo del caldo stanno iniziando a comparire anche le prime zanzare, dunque molti si sono chiesti se questi insetti possono essere un pericolo e un ulteriore modo per contrarre il Coronavirus.

Sul ruolo delle zanzare non sono ancora stati fatti studi sperimentali, ma alcuni esperti sono intervenuti per rassicurare e smentire la notizia secondo cui ci sarebbe la possibilità di contagio attraverso la puntura degli insetti. Secondo il direttore del Dipartimento di malattie infettive dell’Istituto superiore di sanità (Iss), Giovanni Rezza: “questo non è un virus che si trasmette per vettori, ma è il classico virus respiratorio quindi viene trasmesso attraverso le goccioline di saliva dette ‘goccioline di flug’ “. L’esperto è intervenuto nel corso del programma di Rai Radio2, “Non è un paese per giovani”, specificando che la trasmissione del virus tramite le zanzare è improbabile.

A confermare l’affermazione di Rezza è anche Ranieri Guerra, il vicedirettore generale Iniziative strategiche dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) che, in un intervento ad “Agorà”, alcuni giorni fa aveva precisato come le zanzare non fossero veicolo del Coronavirus.

A chiarire tale dubbio è anche il Post, che in un articolo afferma che: “Quando una zanzara preleva il sangue da un individuo infetto, il virus raggiunge l’apparato digerente dell’insetto: per poterlo infettare dovrebbe quindi riuscire a superare lo stomaco e diffondersi in altre parti del suo organismo. Dovrebbe poi raggiungere le ghiandole che la zanzara utilizza per produrre le sostanze anticoagulanti e anestetizzanti che inietta nelle sue prede. È un percorso piuttosto accidentato, considerato che nell’apparato digerente delle zanzare ci sono sostanze che disgregano il sangue per poterlo trasformare in sostanze nutrienti utili all’insetto. In questo processo, gli eventuali virus presenti vengono quasi sempre distrutti, rendendo impossibile il contagio della zanzara.

A oggi non ci sono elementi per sostenere che con l’attuale coronavirus le cose dovrebbero andare diversamente. Il virus ha una storia piuttosto recente e non sembra esposto a particolari mutazioni, che potrebbero consentirgli di infettare le zanzare. Il coronavirus si concentra inoltre nelle vie più profonde del nostro sistema respiratorio, mentre è relativamente meno presente nel sangue. Anche se con un prelievo una zanzara ottenesse una quantità di sangue con un’alta carica virale, questo non implicherebbe una sua infezione.

La principale fonte di contagio del coronavirus sono le piccole gocce di saliva emesse tossendo, starnutendo o parlando a voce alta. La trasmissione può essere diretta o, più di frequente, indiretta attraverso il contatto con superfici che sono state contaminate. Per questo motivo è importante lavarsi spesso e bene le mani e non toccarsi di continuo la faccia”.

In conclusione, dunque si può dire che ad oggi non ci sono elementi per ritenere che le zanzare facciano aumentare il rischio di contagio.