Sono state consegnati stamattina all’Asl Napoli 2 Nord i primi kit compresi di maschere e valvole interamente realizzate con stampanti 3D. Il progetto è nato qualche settimana fa da parte di alcuni giovani napoletani che hanno deciso di unire le loro attività per il bene della collettività.
C’è chi ha messo a disposizione il laboratorio di riciclo di rifiuti di plastica e metalli, chi la propria libreria, chi le stampanti 3D e chi i materiali. Il risultato sono state maschere di emergenza realizzate in poco tempo che sostituiscono i caschi. Come spiegato in un post su Facebook da ReMade in Sanità:
“Stamattina abbiamo consegnato all’Asl Napoli 2 Nord i primi kit completi di maschere di emergenza per la sostituzione dei caschi CPAP e altre spedizioni sono in partenza!
In questi giorni c’è molto da fare ma si è creata una rete davvero fantastica che vede tanti soggetti diversi remare nella stessa direzione per riuscire a dare un piccolo contributo ai medici e agli infermieri impegnati a fronteggiare l’emergenza covid19.
Insieme a The Spark, Fablab Napoli, Hub Makerspace, 3DNa, Dam bros robotics, 3DRap, Officine Detry, Magma center, l’Enea di Portici, Stamperie 3D e tante altre realtà stiamo coordinando la produzione, l’assemblaggio e la distribuzione dei dispositivi di emergenza per gli ospedali del territorio. Ma non solo. È stata costituita una rete di confronto e collaborazione con docenti universitari, medici e istituzioni locali e regionali in modo da poter sperimentare e progettare nuovi dispositivi che possono essere utili alle strutture ospedaliere in questa fase di crisi che ci auguriamo tutti finisca presto.
Oltre alle maschere in sostituzione dei CPAP stiamo stampando e donando anche delle valvole che permettono di usare le maschere da snorkeling come dispositivo di protezione individuale per gli operatori sanitari. Sentiamo di ringraziare, oltre a tutti coloro che abbiamo già citato, Officina dei Talenti e la Fondazione di Comunità San Gennaro che ci stanno supportando in ogni passaggio di questo percorso!
Non sappiamo se si può ancora dire che andrà tutto bene perchè il dolore è già tantissimo, ma speriamo che questo spirito di collaborazione e cooperazione di tanti soggetti diversi sarà utile a limitare i danni e farci ripartire insieme il prima possibile!”.
Tante realtà tutte unite nell’emergenza.