Il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, augura a tutti buona Pasqua. E lo fa con un video di tre minuti postato sul suo profilo Facebook. Poche parole ma che arrivano dritte al cuore in questo momento difficile dove son nel capoluogo partenopeo si registrano 762 casi. Parole di vicinanza soprattutto a chi sta soffrendo e chi si trova in difficoltà economiche.
Questo il messaggio del primo cittadino:
“Buona Pasqua per quanto, quest’anno, è davvero dura perché è una Pasqua di grandi sofferenze, difficile per la nostra città e per tutto il mondo. Mi sento di esprimere soprattutto la vicinanza ai familiari delle persone decedute anche in questi giorni nella nostra città per questo terribile virus, la vicinanza ai malati che sono in terapia intensiva, in ospedale o presso le proprie abitazioni. La vicinanza a chi sta combattendo in prima linea, ai nostri eroi: medici, infermieri, personale sanitario, ma anche ai volontari e a tutte quelle persone che lavorano affinché si possa andare avanti. Si possa accendere la luce, si possa avere l’acqua, da mangiare, medicinali, garantire i servizi essenziali. Si è soldati stando a casa perché stando a casa allentiamo il contagio. Ma poi ci sono quelli che devono uscire per garantire la tenuta democratica del nostro Paese.
Stiamo già in epidemia sociale ed economica. Siamo tutti preoccupati ma lavoriamo mattina, pomeriggio, sera e notte non solo per reggere questa situazione sanitaria ma anche per preparare la migliore ripartenza possibile e per evitare che ci siano persone che non riescono a vivere perché non hanno un piatto di pasta, qualcosa da mangiare e un farmaco per curarsi. E’ in questi momenti che si vede la grandezza di un popolo e Napoli è una città con una grande storia, è città di resistenza, che non molla mai, che può cadere ma che si rialza. Sono convinto che torneremo più forti perché più più uniti, più coesi, con minori disuguaglianze e minore rancore. La Pasqua ci insegna questo che puoi cadere ma poi c’è la rinascita. Rinascita significa anche mettere da parte gli errori del passato, essere migliori. Quindi vi auguro, per quanto è possibile, la Pasqua più serena possibile, di pace, di armonia e rivolgo una carezza in particolare ai malati, agli anziani, ai più fragili, ai diversamente abili e ai bambini che sono il cuore, l’anima e il corpo della nostra città. A ben rivederci e con più gioia ancora di vivere rispetto a quella che avevamo prima di questa terribile pandemia”.