Anche oggi c’è stato il consueto appuntamento pomeridiano con la conferenza stampa del capo della Protezione Civile, Angelo Borrelli, il quale ha reso noto il bollettino del 13 aprile sull’emergenza Coronavirus in Italia, con i numeri aggiornati.
Le persone attualmente positive al coronavirus sono 103.616, con un incremento di 1.363 pazienti rispetto a ieri. Ad oggi sono 3.260 i pazienti in terapia intensiva, ossia 83 in meno rispetto a ieri: prosegue quindi il calo di pressione sulle strutture ospedaliere iniziato circa una settimana fa. 28.023 sono i pazienti ricoverati con sintomi, con un incremento di 176 rispetto a ieri. La maggioranza, 72.333, sono ricoverati con sintomi lievi.
Oggi si registra un numero di decessi di 566 (ieri erano stati 431). Il totale dei guariti sale invece a 35.425 (1324 in più rispetto a ieri). Al momento, nel bollettino del 13 aprile sull’emergenza Coronavirus, Angelo Borrelli non ha fornito alcun dato sul trend di crescita dei contagi. Secondo quanto si apprende sul portale del Ministero della Salute dedicato al Nuovo Coronavirus, si registra un incremento di 3.153 casi (per un totale di 159.516).
Il professor Gianni Rezza, direttore del Dipartimento Malattie Infettive dell’Istituto Superiore di Sanità, ha affiancato Borrelli nel corso della conferenza stampa e ha tenuto a fornire un’interpretazione dei dati. Può sembrare infatti che i casi di Coronavirus siano sempre tanti, anche a un mese dal lockdown.
Il professore ha spiegato che ciò è dovuto in parte alla trasmissione residua del virus (ad esempio, all’interno delle famiglie), ma anche a un’altra ragione: il tempo che trascorre tra il momento del contagio e quello della notifica può arrivare fino a 20 giorni. Perciò è più corretto parlare non di nuovi contagi, ma di nuovi casi.