Napoli, nasce il Panaro per lo scambio di libri con un appello: “Non si vive di solo pane, riapriamo le librerie”
Apr 16, 2020 - Chiara Di Tommaso
Il panaro solidale ha fatto il giro del mondo. L’iniziativa nata nel centro storico di Napoli per aiutare chi è in difficoltà donando cibo è stata infatti imitata anche in altre città non solo d’Italia. Condivisa persino sui social dalla cantante Madonna. Ora una nuova trovata arriva sempre da Napoli e riguarda un settore in crisi: quello delle librerie.
Se infatti nel nostro Paese con il nuovo decreto del premier Giuseppe Conte, le librerie e le cartolerie possono riaprire, non è così per la nostra Regione. Il governatore Vincenzo De Luca ha infatti disposto in un’ordinanza che queste attività non possono riaprire dal 14 aprile.
“Con riferimento alle attività di commercio di carta, cartone e articoli di cartoleria e commercio al dettaglio di libri, tenuto conto che alle esigenze di approvvigionamento dei beni in questione si può sopperire mediante l’apertura – già consentita- delle edicole, tabaccai, supermercati ed altri negozi, e con la grande distribuzione via internet e multimediale, abilitata alla vendita di tali prodotti, occorre, allo stato, differire la riapertura fino al 3 maggio 2020”.
Per questo tra le vie del centro della città compaiono panari che invece di avere al loro interno degli alimenti, hanno invece dei libri. Come postato su Facebook dalla Libreria Dante & Descartes:
“Stamattina a salita Tarsia nel quartiere di Montesanto è comparso questo panaro. Ho scritto un biglietto di ringraziamento a nome di un’immaginaria comunità di lettori che potrebbe nascere dopo aver pescato un libro per curiosità o per noia. Se passate di lì date un’occhiata e magari metteteci un libro”.
Eloquente la scritta posta sul panaro:
“Panaro solidale, non si vive di solo Pane. Riapriamo le librerie anche in Campania”.
E’ la cultura infatti il vero cibo della conoscenza e del mondo. Perché come diceva lo scrittore Luis Sepùlpveda, morto oggi a causa del coronavrisu e autore della ‘Gabbianella e il Gatto’:
“Bene, gatto. Ci siamo riusciti – disse sospirando – Sì, sull’orlo del baratro ha capito la cosa più importante – miagolò Zorba – Ah sì? E cosa ha capito? – chiese l’umano – Che vola solo chi osa farlo – miagolò Zorba”.