De Magistris dice addio a Luis Sepùlveda, ucciso dal Coronavirus


Luis Sepùlveda, uomo di grande notorietà per le sue opere e le sue storie, muore oggi all’età di 70 anni sconfitto dal Coronavirus. Fine Febbraio risulta positivo al Covid, successivamente ricoverato in Spagna, ad Oviedo dove da anni viveva con la moglie. Ad esprimere il suo cordoglio è il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris che ne cita una poesia.

“Ammiro chi resiste, chi ha fatto del verbo resistere carne, sudore, sangue, e ha dimostrato senza grandi gesti che è possibile vivere, e vivere in piedi, anche nei momenti peggiori.” Le parole del cileno hanno sempre colpito al cuore del lettore, questa poesia descrive il momento cruciale che stiamo vivendo. Ha lottato ed ha perso, ma non lascia questo mondo sconfitto dalla vita, anzi va via trionfante.

De Magistris scrive ” Maestro di profondità e di poesia” ed è ciò che è stato in quanto le sue opere hanno da sempre emozionato il mondo.  Il popolo italiano ha sempre apprezzato le storie dello scrittore cileno. Uno scrittore che ha sempre apprezzato il Bel Paese infatti, si deduce dalla sua conoscenza discreta della lingua italiana. Racconta di come l’ambasciata italiana a Santiago del Cile abbia aiutato numerosi cileni durante il Golpe del 1973.

Curioso come il rapporto tra Sepùlveda e Napoli esista indirettamente in quanto, il film d’animazione “La gabbianella e il gatto”, uscito nel 1998, tratto dall’omonimo romanzo di Sepùlveda diretto dal regista, animatore e sceneggiatore napoletano, Enzo D’Alò.


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