Da direttore generale dell’ospedale a paziente ricoverato. E’ la storia di Antonio Giordano ospite questa mattina ai microfoni di ‘Buongiorno Regione Campania’. Antonio Giordano, attuale Direttore generale dell’AOU Luigi Vanvitelli, si è ritrovato a essere ricoverato per dieci giorni al “Cotugno” (Ospedale che tra l’altro ha diretto per anni) a causa del Covid 19. Ed è guarito grazie alla professionalità del personale sanitario e alla cura sperimentale del Tocilizumab, il farmaco anti-artrite.
Questa la sua testimonianza:
“La mia è stata un’esperienza importante. Vedere la vita dalla parte del paziente dopo aver per tanti anni fatto l’amministratore per altro nello stesso ospedale, è un’esperienza che ti segna. Io mi sono ammalato con una sintomatologia intestinale il 14 marzo di notte, che era un sabato. Sono rimasto a casa per una settimana iniziando la terapia che mi consigliavano i colleghi del Cotugno con i quali ero in contatto telefonico. Ma appena le indagine ematiche cominciavano a salire insieme al quadro infiammatorio sono venuto qui. Ho trovato oltre all’affetto e all’amicizia di tanti colleghi a cui ero legato (dato che dal 2006 al 2016 ho diretto il Cotugno e poi l’Azienda dei Colli), ho trovato tanta professionalità, tanta qualità e tanta capacità di rapportarsi ai pazienti”.
Skynews ha parlato del Cotugno come un modello e un’eccellenza per tutta l’Italia.
“Lo è, vi posso assicurare che nei 10 giorni che sono stato ricoverato nessuno è mai entrato nella mia stanza senza una protezione totale e io non sono mai uscito. Un giorno un collega mi portò del cibo, appena avevo cominciato a riacquistare un po’ di gusto, la trasmissione è avvenuta solo dopo che l’operatore si è vestito dalla testa ai piedi per portarmelo dentro e comunque me lo ha consegnato a distanza. Hanno un modello di sicurezza per il personale sanitario e hanno il merito di aver sperimentato questa terapia con il Tocilizumab, che è stato utilizzato anche su di me e ha avuto degli effetti straordinari. Dal momento in cui mi è stato fatto questo farmaco non ho avuto più febbre, e il giorno dopo mi è venuto appetito. E gli indici infiammatori sono scesi in maniera drammatica da valori elevatissimi dei giorni precedenti fino alla normalità. Non posso giurare su tutto, ma la mia esperienza personale è fantastica. L’atra forza del Cotugno è che l’ambiente interno è senza gelosie. Gli operatori che ho scelto lavorano in squadra”.
Sull’apporto dei medici del Primo Policlinico all’emergenza:
“La Vanvitelli ha un intero padiglione il 3, convertito a reparto covid. Stiamo mettendo in campo anche il piano sottostante. Abbiamo avuto il professor Coppola come direttore della Clinica delle malattie infettive della Vanvitelli che lavora con le stesse tecniche protettive del Cotugno”.