Il corteo funebre organizzato per il sindaco di Saviano, Carmine Sommese, morto per Coronavirus, ha scatenato tantissime polemiche e ha portato il Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, a dichiarare il Comune di Saviano zona rossa per una settimana e denunciare coloro che avevano preso parte e organizzato il corteo violando la legge.
A commentare la decisione di De Luca e spiegare cosa è accaduto è il vice sindaco di Saviano, Carmine Addeo, a La Radiazza: “Il corteo non era stato organizzato, è nato tutto in modo spontaneo per il grande affetto che la gente aveva nei confronti di Sommese. Quando sono uscito per salutare la salma ho visto un assembramento di persone. Trombe, palloncini e tutto il resto non sono stati organizzati da me. Il mio intento era mettere la fascia sulla salma, ma per legge non si poteva aprire e così l’ho data alla moglie”.
“Io ho sbagliato, tutti abbiamo sbagliato, ma non possono fare ciò. Io non potevo respingere tutte le persone che si sono presentate. Io ho dato disposizione di non organizzare niente. Quando ho visto tutta quella gente, non ho potuto fare niente, era ormai tutto fatto.
Credo che la reazione di De Luca sia stata alquanto eccessiva, avrebbe potuto mettere in quarantena i partecipanti al corteo invece di chiudere un’intera città, doveva sanzionare solo chi era presente lì. Tengo a precisare che a differenza di quanto scritto su molti siti, le macchine della municipale che accompagnavano il corteo funebre avevano l’assicurazione”.
Il Consigliere Regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli, ha così replicato: “Ci saremmo aspettati le dimissioni del vice Sindaco di Saviano e le scuse pubbliche di tutti i promotori di questa vergognosa vicenda. Come poteva essere qualcosa di spontaneo e non organizzato se c’erano pure le transenne comunali, i palloncini ed i trombettisti? Sommese si sarebbe vergognato di tutto ciò anche perché è stata infangata la sua memoria. L’idea che possano esistere morti di seria A e morti di serie B è inaccettabile e grida vendetta“.