Una diretta di appena un minuto e mezzo è quella andata in scena questa sera che ha visto come protagonista il premier Giuseppe Conte. L’argomento principale è la riunione del Consiglio Europeo sul Recovery Fund, una manovra miliardaria per aiutare gli stati a superare l’emergenza coronavirus.
Queste le sue parole:
“Buonasera, si è appena concluso il Consiglio Europeo che ha segnato una tappa importante nella storia europea. Tutti e 27 i paesi hanno accettato e abbiamo accettato di introdurre per reagire a questa crisi sanitaria, economica e sociale, uno strumento innovativo, il Recovery Fund. Sarebbe un fondo per la ripresa con titoli comuni europei che andrà a finanziare tutti i paesi più colpiti, tra cui l’Italia, ma non solo. E’ uno strumento urgente e necessario, l’Italia è in prima fila a chiederlo. E devo dire la verità la nostra iniziativa con la lettera firmata con altri 8 paesi è stata molto importante perché uno strumento del genere era assolutamente impensabile fino a adesso. Si aggiungerà a quelli già varati e renderà la risposta europea più solida, molto più coordinata ed efficace”.
L’ammontare del Recovery Fund dovrebbe essere pari a 1.500 miliardi e dovrebbe garantire trasferimenti a fondo perduto ai Paesi membri. Soddisfatto anche il ministro per gli esteri, Luigi Di Maio.
“Basta circo politico. Basta polemiche mentre la gente muore ed è in grande difficoltà. Non può ridursi tutto a un tifo da stadio. Qui stiamo parlando del futuro del nostro Paese, dei nostri figli, dei nostri nipoti.
Qui ci stiamo giocando la partita della vita, la finale più importante della nostra storia. Il match è ancora in corso, ma possiamo dire di aver raggiunto un primo importante risultato: il Recovery Fund. Ora bisogna lavorare sui tempi, affinché i fondi siano disponibili da subito, per aiutare imprese, lavoratori e famiglie italiane. C’è un’Italia da ricostruire. Solo uniti ce la faremo. Grazie al presidente Conte per l’ottimo lavoro svolto fino ad ora. Grazie a chi sostiene la nostra Nazione nella sfida più importante di sempre. Non molliamo”.