In questi ultimi giorni le televisioni nazionali non fanno altro che parlare della contrapposizione tra Nord contro Sud alimentando anche un odio attraverso alcuni stereotipi. Non a caso Vittorio Feltri, ospite in una trasmissione di Rete 4, ha portato l’Ordine Nazionale dei giornalisti a richiedere un intervento dell’Agcom contro chi diffonde in tv ‘hate speech’ e usa linguaggi discriminatori.
Ma spesso gli attacchi non sono diretti ma velati. E i servizi vengono ‘manipolati’ e creati ad arte attraverso il montaggio e la scelta di chi intervistare. E’ successo con un servizio delle ‘Iene’ sui pacchi solidali a Napoli che ha scatenato la reazione delle associazioni, ed è successo ieri nel corso della trasmissione ‘Dritto e Rovescio‘. Su circa 3 milioni di abitanti della città partenopea, è stata scelta per rappresentare la voce di Napoli, Margherita Romani. Una scrittrice, universitaria, psicologa, economista? No semplicemente un’anziana signora di 83 anni, nonna di Cinzia Paglini e spesso protagonista di video trash sul web. Con quale criterio si sia optato per fare un collegamento dalla sua abitazione resta un mistero. Mentre hanno fatto sorridere chiunque si trovasse in studio, le sue dichiarazioni fatte con veracità e rabbia verso il premier Conte. L’argomento del suo intervento tutto in lingua napoletana con tanto di parola virus sottolineata con l’accento sulla u, era che il Nord non doveva portare il virùs al Sud.
“Sono d’accordo con il signor De Luca. Io ho fatto la Guerra Mondiale e sono stata salvata. Adesso mi vogliono far morire col virus: qui il Nord non deve venire! Ho 83 anni, non sono morta durante la guerra con le schegge, sotto i ricoveri, mi vuole far morire adesso? Non lo ammetto questo, inutile fare chiacchiere”.
“Il nord non deve aprire. Ci deve fare stare calmi. Io non sono razzista perché sono stata con un milanese ma è per il bene di tutti. De Luca ha detto bravo”.
Un intervento di appena 3 minuti che è stato considerato di primo piano per la trasmissione che ha deciso di caricare un estratto delle sue dichiarazioni con ben due video sulle pagine social. Ma la narrazione Nord contro Sud prosegue anche in alcuni servizi.
“Siamo a Ischia, dove tutto è cominciato due mesi fa da qui, con l’aggressione di un pullman di turisti di Bergamo”.
Servizi che sembrano contrapporre non Nord contro Sud ma economia contro la vita delle persone. Il Nord vuole riaprire nonostante ancora ieri si registrino solo in Lombardia più di mille casi e 200 morti, la Campania invece è attenta e non vuole rischiare di perdere vite innocenti. Due punti di vista differenti che purtroppo vengono utilizzati dai media solo per fare audience.