Con lo scattare della mezzanotte terminano le zone rosse nella Regione Campania. L’ultima era quella istituita nel Comune di Saviano dopo il funerale del sindaco Carmine Sommese. Una decisione arrivata in tarda serata da parte del governatore Vincenzo De Luca che aveva bloccato la città per una settimana, giusto il tempo di individuare chi aveva partecipato alla funzione religiosa.
L’altra zona rossa, prorogata fino al 21 aprile con l’ordinanza n.34 della Regione Campania, era quella di Paolisi (in provincia di Benevento). Le altre 6 zone rosse della nostra Regione erano Ariano Irpino (Avellino) e i Comuni della Valle del Diano (Salerno) di Sala Consilina, Caggiano, Polla, Atena Lucana e Auletta (entrata nell’elenco il 24 marzo anche a seguito della positività del sindaco). Con un’ordinanza del 1 aprile la zona rossa in queste zone era stata prorogata fino al 14 aprile tranne quella di Ariano che era stata prorogata fino al 22 aprile 2020.
Una scelta dovuta, come si legge nell’ordinanza, a procurare le mascherine per gli abitanti:
“Il tempo necessario per consentire la dotazione di dispositivi di protezione individuale da destinare alla popolazione”.
In particolare è infatti il Comune di Ariano Irpino quello che desta più preoccupazione al presidente Vincenzo De Luca. Qui si è verificato un numero record di contagi, il più alto del Sud in proporzione alla popolazione e oltre 50 decessi. Da giorni non ci sono più in strada i blocchi presidiati dalle forze dell’ordine ma i controlli non sono cessati e le misure resteranno comunque rigide almeno fino al prossimo 3 maggio.
La Campania comunque prova a ripartire anche in base agli incoraggianti dati che vedono nella giornata di ieri appena 32 casi su quasi 2700 tamponi effettuati e da oggi nessuna città è zona rossa