A poco più di 24 ore dalla mortre di Ciro Esposito, napoli fa i conti con un’escalation di odio e disprezzo nei confronti di Daniele De Santis l’ultras romano che, in seguito ad un agguato, presumibilmente sparò a Ciro Esposito. Gli animi sono tesi, la paura di una vendetta aumenta, nonostante i familiari del ragazzo ucciso abbiano chiesto rispetto per la memoria di Ciro condannando ogni possibile atto di violenza.
Ma Napoli non ci sta a veder morire un giovane di soli 28 anni, colpevole unicamente di essere un napoletano a Roma ed ecco che continuano a sbucare striscioni nei vicoli e nelle piazze della città, come quello esposto in via Vittorio Emanuele che recita la scritta “De Santis fascista assassino, Napoli ti odia”. Al di sotto dello striscione, dipinta con vernice, la scritta “anni ’70 bombe nelle piazze, 2014…pistole fuori dagli stadi”.
Ad inasprire gli animi ci pensa internet con una lunga serie di commenti comparsi in rete mentre su Twitter inizia a crescere l’hastag #nonfiniscecosì. Il vero problema, come sottolineato dai media, si presenterà quando Napoli e Roma saranno costrette ad incontrarsi nuovamente in campionato. Nel pomeriggio di ieri per qualche ora si è perfino diffusa la notizia che gli ultras di Napoli stessero organizzando una spedizione punitiva che però fortunatamente non c’è mai stata, rivelandosi una notizia infondata.
Attualmente Daniele De Santis è ancora ricoverato al Policlinico Umberto I in stato di detenzione ma non si esclude il trasferimento in un centro medico carcerario al fine di aumentare le misure di sicurezza.