Il Sostituto Procuratore di Napoli, Catello Maresca, interviene nella puntata di ieri, 26 aprile 2020, del programma in onda su La7 “Non è l’arena”, in merito alla scarcerazione per motivi di salute del boss Zagaria.
Massimo Giletti, giornalista da sempre in prima linea nella lotta alla criminalità organizzata, si rivolge dunque a Maresca dicendo: “Per mettere in galera questi boss lo Stato, i suoi servitori, fanno una fatica incredibile e non è accettabile in uno Stato come il nostro che non si diano delle risposte in modo chiaro a chi deve impedire che questi boss escano”.
“Io Zagaria l’ho fatto arrestare e condannare più volte – afferma Maresca – quindi immagini quanto personalmente e umanamente possa essere rammaricato per tutto quello che sta accadendo. Per colpa di questa famiglia mafiosa sono costretto a stare sotto scorta da 12 anni. Però io sono un uomo di origini meridionali, orgogliosamente meridionale, ma sono un uomo delle istituzioni italiane. Ho arrestato Zagaria non solo per impedire che facesse danni in Campania, ma che facesse danni in tutta Italia. Da oggi si trova agli arresti domiciliari a casa della moglie a Brescia“.
A quel punto Giletti chiede al Sostituto Procuratore chi ha pagato il biglietto per consentire il viaggio verso Brescia del boss e Maresca risponde: “Credo che l’abbia pagato il Dap (dipartimento di amministrazione penitenziaria)“.
“Quindi l’abbiamo pagato noi italiani, per farlo andare fuori dal carcere e portarlo a casa sua, il biglietto areo dalla Sardegna?” puntualizza Giletti. “Temo di si però su questo non ho la certezza” replica Maresca.
“Io sono un uomo delle istituzioni e per me le istituzioni sono sacre – prosegue il Sostituto Procuratore – anche se purtroppo qualche volta chi vi lavora e chi le rappresenta può sbagliare. L’errore è umano, bisogna però avere la capacità di comprendere l’errore e di andare avanti nell’interesse del paese, perché dall’errore si può anche ricavare qualcosa di positivo“ conclude Maresca.