Caos alla Camera: deputato leghista toglie la mascherina per protesta
Apr 30, 2020 - Cinzia Esposito
Era programmata per questa mattina alle dieci l’informativa alla Camera dei Deputati del Premier Giuseppe Conte, relativa alle misure che saranno adottate durante la fase due dell’emergenza Covid-19. Tuttavia, a causa di un’assurda protesta dai banchi della Lega l’inizio è stato rimandato di alcuni minuti: qualcuno alla Camera si opponeva al fatto che Conte non stesse utilizzando la mascherina.
“Perché il Presidente non indossa la mascherina?“, “Mascherina, mascherina“. Una contestazione assurda. Ancor di più se si pensa che questa decisione è stata presa soltanto ieri durante la conferenza dei capigruppo di Montecitorio. Decisione, quindi, approvata dall’intero Parlamento.
A causa della conformazione dell’Aula che non permette di mantenere le distanze di sicurezza imposte per l’emergenza, si era stabilito che i parlamentari dovessero parlare muniti di mascherina. Per quanto riguarda il Presidente del Consiglio, invece, trovandosi a diversi metri di distanza dalla prima persona prossima, avrebbe potuto parlare tranquillamente senza mascherina.
La protesta
Questo, invece, ha scatenato la reazione del parlamentare della Lega, Paolo Paternoster, e di alcuni colleghi che hanno ben pensato, in barba alle norme di sicurezza, di togliersi la mascherina per protestare. “Colleghi, già ieri in conferenza abbiamo cercato di organizzare il parlare con mascherina o senza – ha detto Roberto Fico, richiamandoli all’ordine – Se davanti c’è una distanza di un certo tipo, abbiamo organizzato la postazione dell’emiciclo per parlare senza mascherina“.
Solo dopo l’annuncio del Presidente della Camera della sospensione della seduta per cinque minuti, il Premier ha potuto prendere la parola per iniziare il suo discorso. Nulla di nuovo da parte della Lega. Nella serata di ieri, infatti, settantaquattro parlamentari hanno deciso di occupare le Camere. Protestano contro le direttive prese dal Presidente Conte per affrontare la fase due che partirà dal prossimo 4 maggio.
Il partito ha invitato anche gli alleati ad unirsi alla protesta, ma sia Forza Italia che Fratelli d’Italia si sono dissociati. Dopo aver letto l’informativa, il Presidente Conte si è recato al Senato per parlare alla seconda Camera.