Negli ultimi anni abbiamo sentito parlar molto di Unità d’Italia o addirittura di Europa Unita. Ma quanti di noi possono affermare di nutrire davvero un sentimento di unitarietà?
Questa è una riflessione che deve nascere ogni qual volta ascoltiamo in tv episodi di discriminazione verso i napoletani. Oggi, a distanza di 153 anni dall’Unità d’Italia, siamo testimoni del fatto che la strada da percorrete in tal senso è ancora molto lunga e tortuosa.
La nostra denuncia parte da alcuni post pubblicati su un noto social network, Facebook, e raccolti in un video pubblicato, da Genny Sgamato, per omaggiare Ciro Esposito, il giovane tifoso del Napoli colpito a Roma durante gli scontri prima della finale di Coppa Italia.
Gente comune, ragazzi, perfino donne che si scagliano sul social contro Napoli e i napoletani godendo della morte del povero Ciro accorso, quel pomeriggio, per difendere donne e bambini contro la furia dei tifosi romanisti.
Ci troviamo di fronte ad episodi di vero e propio razzismo, dove persone oneste devono leggere appellativi come “colerosi” o notizie false come la morte di Ciro avvenuta in un ristorante di Napoli a causa delle scarse condizioni igieniche.
Per onorare al meglio la nostra cultura, la nostra città, ma soprattutto la memoria di Ciro, dovremmo prendere esempio dalle parole della mamma, che fino all’ ultimo ha dimostrato una grande dignità, appellandosi al buon senso e alla sportività degli Italiani.