Il farmaco della “Cura Ascierto” salva vite anche in Sudamerica che chiede rifornimenti


La ormai famosissima “cura Ascierto” sta ottenendo risultati sorprendenti nella cura dei pazienti contagiati da Coronavirus e dunque sta facendo il giro del mondo, arrivando anche in Sudamerica.

Dopo l’impiego al Pascale di Napoli, il protocollo messo in campo dall’Oncologo Paolo Ascierto, in collaborazione con i colleghi dell’Azienda dei Colli sta portando risultati molto simili in tutto il mondo. Secondo quanto riportato da Cronache di Caserta, in Perù il farmaco Tocilizumab sta salvando molti dei contagiati da Coronavirus.

Lo conferma l’infettivologo Ciro Maguina, sentito dalla cronista argentina Juliana Oxenford. Maguina ha infatti affermato che di solito il farmaco “viene usato contro l’artrite reumatoide, ma lo stiamo impiegando contro il Covid perchè abbiamo avuto notizia degli ottimi risultati di altri studi. Riesce a darci risposte per casi gravi, ma soprattutto impedisce ai pazienti di finire in terapia intensiva”.

Data quindi l’efficacia del farmaco, i medici sudamericani hanno chiesto maggiori scorte del farmaco e nuove autorizzazioni per l’impiego gratuito sui pazienti.

In Italia, in Francia, in Cina, negli USA e ora anche in Sudamerica, il dato più importante che emerge dai medici che stanno sperimentando questa cura è che la “cura Ascierto” sta dando risultati positivi specialmente per quanto riguarda i malati di Covid che non hanno subito un danno polmonare grave. In Italia il Tocilizumab è stato somministrato a circa 3 mila pazienti e al momento sia l’Istituto Nazionale Tumori IRCCS Fondazione G. Pascale, che l’oncologo napoletano Paolo Ascierto, professano cauto ottimismo.

Durante il corso di questa settimana si attendono i risultati della sperimentazione autorizzata dall’Aifa lo scorso 17 marzo.


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