La ministra dell’istruzione Lucia Azzolina, nel question time alla Camera ha annunciato importanti novità sul versante scolastico, che riguarderanno soprattutto la maturità. L’esame, infatti, si svolgerà in presenza e durerà massimo un’ora.
Solo nel caso in cui le condizioni epidemiologiche e le disposizioni delle autorità competenti lo richiedano, le prove d’esame si svolgeranno in videoconferenza o con altra modalità telematica sincrona.
Riguardo queste ultime ha dichiarato: “Anche quest’anno, nonostante l’emergenza sanitaria, sarà un esame serio ma con una prova un po’ diversa. La prova si svolgerà davanti a una commissione composta da membri interni e un presidente esterno. In tal modo, gli studenti potranno essere valutati da docenti che conoscono il loro percorso di studio. Nella predisposizione dei materiali, e nella preliminare assegnazione ai candidati, si terrà conto del percorso didattico effettivamente svolto”.
“L’esame sarà articolato in questo modo: discussione di un elaborato concernente le discipline di indirizzo; discussione di un breve testo, già oggetto di studio nell’ambito dell’insegnamento di lingua e letteratura italiana durante il quinto anno; analisi, da parte del candidato, del materiale scelto dalla commissione”.
“I candidati dovranno esporre le esperienze svolte nell’ambito dei percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento (alternanza scuola-lavoro) e saranno accertate le conoscenze in materia di Cittadinanza e Costituzione”.
“La prova potrà valere fino a 40 punti mentre il peso dei crediti complessivi sarà ricalibrato fino a un massimo di 60 punti. Invariata la necessità di ottenere un punteggio minimo di 60/100 per conseguire il diploma”.
Il tutto, ovviamente, nel rispetto delle esigenze di sicurezza e tenendo conto delle difficoltà di apprendimento causate dall’emergenza Coronavirus, non ancora conclusa.
Lucia Azzolina ha ribadito il proprio impegno nel cercare di colmare il divario digitale, rispondendo a tale gap attraverso la fornitura di strumenti digitali destinati ai meno abbienti.
Quanto al ritorno a scuola, a settembre, ha precisato che un comitato di esperti sta vagliando le possibili soluzioni. Tuttavia l’alternanza tra didattica in presenza e online si può ipotizzare solo per le superiori.