Oggi 14 maggio, gli abitanti di Capri festeggiano il Santo Protettore dell’isola: San Costanzo. Una celebrazione che quest’anno si è svolta a porte chiuse a causa dell’emergenza coronavirus ma che non ha bloccato le antiche tradizioni.
I fedeli dai balconi (qualcuno anche in strada) hanno assistito alle 9 di questa mattina al rituale dell’esposizione del quadro, un dipinto che raffigura il religioso impegnato a difendere l’isola dagli oppressori nella storica Piazzetta (Piazza Umberto I), svelato alla presenza di don Carmine Del Gaudio. Un momento toccate conclusosi con i rintocchi delle campane.
Secondo la tradizione, le celebrazioni prevedono il “Tiro di San Costanzo”, ovvero dopo aver svelato il quadro, vengono fatte suonare le campane e poi la processione parte dalla piazza fino ad arrivare alla ex Cattedrale di Santo Stefano e alla chiesa di Marina Grande, attraversando via Acquaviva, via Provinciale Marina Grande e via Don Giobbe Ruocco. Al passaggio del santo dai balconi vengono lanciati petali di fiori misti a ginestra.
Questa volta la processione non c’è stata, ma i fedeli hanno potuto rendere omaggio al Santo protettore dell’isola nell’ex cattedrale di Santo Stefano. Dalle ore 7.00 alle ore 20.00 i fedeli sono entrati nella cattedrale seguendo un percorso per disciplinare l’afflusso, in osservanza della distanza sociale e con indosso dispositivi di protezione personale. A mezzogiorno, si è celebrata la messa rigorosamente a porte chiuse e con la presenza solo delle autorità. La funzione religiosa è stata trasmessa in diretta streaming sui canali social della parrocchia di Capri.
Una cerimonia più sommessa rispetto a quella degli scorsi anni quando la piazzetta e le stradine di Capri si riempiono di fedeli per la rituale processione, con festoni colorati, bancarelle e la banda musicale al seguito.
Un’agenzia turistica, la ‘Nesea Capri’ ha voluto ricordare in un video di 9 minuti la storia del Santo attraverso gli occhi dello scrittore Harold Edward Trower, in un racconto di inizio ‘900.
Ma chi è San Costanzo?
SAN COSTANZO – San Costanzo visse nel VII secolo dopo cristo, è stato un vescovo italiano, considerato l’evangelizzatore di alcune regioni del Meridione d’Italia. La sua storia è ricca di leggende ma nella sua opera di evangelizzazione contro gli eretici arrivò fino a Capri, dove morì. La sua opera sull’isola fu tale che a seguito della sua morte gli abitanti gli dedicarono la chiesa di San Costanzo, la quale per diversi secoli fu anche cattedrale della diocesi di Capri.
A lui furono attribuiti vari miracoli, quello più importante si verificò nel 991 d.c.. L’isola era nelle mire espansionistiche del feroce corsaro Boalim che aveva già messo a ferro e fuoco doversi comuni tra Napoli e Salerno. Il Santo, invocato a gran voce da un’anziana donna che non poteva scappare vista la tarda età, intervenne con una feroce tempesta allontanando i saracini. A San Costanzo è attribuito anche il miracolo che comportò la fine del colera e nel 1905 la fine di un nubifragio che stava distruggendo il raccolto. La Chiesa cattolica lo commemora il 14 maggio ma il Santo non è registrato nel Martirologio Romano (base delle feste religiose).
Le reliquie del santo sono in parte conservate nella chiesa di Santo Stefano a Capri e altre nella cripta di San Guglielmo al Santuario di Montevergine.