Federico II, prima in Italia per la sperimentazione della sanificazione UV allo xeno
Mag 15, 2020 - Veronica Ronza
La Federico II di Napoli raggiunge un nuovo grande traguardo, legato alla lotta al Coronavirus. Proprio dall’Università napoletana, infatti, è partita, per la prima volta in Italia, la sperimentazione della sanificazione UV allo xeno. A dirlo è IlMattino.
Gli esperti coinvolti nel progetto hanno dimostrato che la luce ultravioletta allo xeno è in grado di distruggere il Covid-19 e tutti gli altri agenti patogeni, all’interno degli ambienti contaminati.
La SAMS ha offerto gratuitamente i lavori previsti nel protocollo di studio e sperimentazione all’Università Federico II di Napoli.
Antonietta Rossi, biologo responsabile ufficio tecnico SAMS, ha spiegato: “Questa tecnologia mira a distruggere il materiale genetico dei patogeni che va a colpire. Parliamo sia di DNA batterico sia di RNA virale quindi, nello specifico, anche dell’attuale emergenza del Covid-19. È utile per vari aspetti: praticità, velocità ed efficacia in quanto si stima che circa il 99,9% dei patogeni vengano distrutti“.
Giovanni Gentile, amministratore SAMS, ha aggiunto: “Questa tecnica riesce a colpire tutte le superfici e l’area dell’ambiente che sanifichiamo. Non esiste rischio che vi sia zona non interessata dal trattamento. Anche gli oggetti presenti nell’ambiente vengono sanificati. È un intervento rapido, di pochi minuti, e non invasivo nel senso che non rilascia residui di agenti chimici o gassosi che possano danneggiare la salute umana”.
Marcello Gentile, direttore generale SAMS, ha evidenziato il beneficio economico che deriverebbe dall’utilizzo del trattamento: “Ogni anno nei nosocomi italiani si infettano circa 500.000 persone, di cui circa 6.000 ne muoiono. Facendo una sanificazione efficace ci proponiamo l’obiettivo di ridurre sensibilmente le infezioni e i morti. Questo rappresenta indubbiamente un grande vantaggio non solo sociale ma anche economico“.
Maria Tassi, prof. cattedra di igiene generale ed applicata, ha concluso: “Questa tecnica di disinfezione ambientale sarà sperimentata anche all’interno di strutture a rischio come sale operatorie e reparti Covid”.