“La Campania non è d’accordo e non ha sottoscritto l’intesa Stato-Regioni che alcuni media presentano come condivisa all’unanimità“. Così ha dichiarato il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, a “Mezz’ora in più” su Rai3.
“Su alcune norme di sicurezza generale deve pronunciarsi il ministero della Salute, non è possibile che il Governo scarichi opportunisticamente tutte le decisioni sulle Regioni. Non è accettabile“. E sul 3 giugno che consente la riapertura tra regioni afferma: “Deciderò il 2 in base alla situazione epidemiologica“.
Domani in Campania saranno ancora chiusi pub e ristoranti “C’è un clima di confusione: dovremmo aprire domattina, ma noi non apriamo né i ristoranti, né i pub, né altro per serietà. Abbiamo deciso di avere una interlocuzione con le categorie economiche per prepararli alla sanificazione, a procurarsi pannelli di divisione per agevolare l’apertura di piccoli ristoranti“.
“Non tutti sanno – ha continuato De Luca – che la Campania riceve pro capite ogni anno 45 euro in meno rispetto a un cittadino del Veneto, 40 euro in meno della Lombardia, 60 euro in meno rispetto all’Emilia Romagna, 30 euro in meno rispetto al Lazio. La Campania viene rapinata ogni anno di 300 milioni di euro dallo Stato centrale“.
“La Campania – ha aggiunto – ha ricevuto da Consip un quarto dei tamponi arrivati in Veneto e un terzo di quelli arrivati nel resto d’Italia. In queste condizioni, produrre i risultati raggiunti dalla Campania è stato un risultato straordinario“.
“Io non lo so cosa succederà il 3 giugno, – ha concluso De Luca – io cercherò di ragionare il 2 giugno per sapere qual è la situazione epidemiologica. Che significa liberi tutti? Se il contagio viene contenuto va bene, ma se abbiamo ancora livelli elevati di contagio che significa liberi tutti?“.