Vincenzo De Luca, nel corso della sua diretta Facebook, ha ripercorso la lista delle attività già aperte dal 18 maggio quali bar, ristoranti e pizzerie, e la lista delle attività che si accingeranno ad aprire la settimana prossima come le palestre, i centri termali e gli zoo.
Su un punto, però, è apparso particolarmente contrariato: la movida. “Teniamo bloccata la movida, chiusura dei baretti della movida alle 23 di sera” queste le sue parole in merito alla questione spiegata senza mezzi termini.
Le ragioni infatti risalirebbero a fatti anteriori al coronavirus: “Nel corso di questi anni sono andati crescendo comportamenti irragionevoli, è cresciuta una massificazione alienante anche per il divertimento e la socializzazione. Dobbiamo cogliere quest’occasione anche per avere di sera meno droga, meno pasticche, anzi, nessuna pasticca. Dobbiamo cancellare l’abitudine a rincretinirsi con l’uso di superalcolici che mandavano, nelle nottate fra sabato e domenica, in come etilico decine di ragazze e ragazzi di 13 anni nei pronti soccorsi dei nostri ospedali. In coma etilico a 13 anni.”
In conclusione chiede, poi, controlli più serrati a tutti coloro che non rispettano le norme previste del distanziamento sociale e dell’obbligo di indossare la mascherina: “Io chiedo che sia pubblicata ogni giorno la lista delle ammende fatte a chi non indossava la mascherina, se ogni agente di pubblica sicurezza, ogni carabiniere, ogni finanziere fa 10 ammende al giorno agli irresponsabili, non toccheremmo tutti quelli che non hanno senso civico ma daremmo una mano a contenere il fenomeno.”