Lettera ai giovani da parte di De Luca. Quello appena trascorso è stato il primo weekend post lockdown. La gente si è riversata per le strade e sono stati molti i disagi creati: dagli assembramenti, al traffico, ai locali che non seguendo l’ordinanza (di chiusura alle 23) hanno continuato ad accogliere giovani fino a notte fonda.
Molte le lamentele e le segnalazioni. Per questo il Governatore della Regione Campania Vincenzo De Luca, con un post su facebook ha voluto fare una richiesta ai cittadini, soprattutto a quelli più giovani.
“Mesi di chiusure, di relazioni interrotte hanno pesato su ognuno di noi. C’è voglia di uscire, di respirare.
Ma questa epidemia ha cambiato il mondo, la gerarchia dei valori, la sensibilità delle persone. E non potrà essere messa tra parentesi ma ci obbliga a qualche riflessione più di fondo. Occorre abituarsi a pensare che nulla potrà tornare puramente e semplicemente come era prima.
Conviene allora pensare a forme di socializzazione all’insegna non più di una massificazione alienante, ma di una umanizzazione delle relazioni, di un rapporto più attento con l’ambiente, di una riscoperta dei valori di solidarietà. In questi anni abbiamo visto affermarsi troppo spesso modi di incontri tra i giovani segnati da uso di superalcolici, a volte droghe, al punto da perdere la stessa possibilità di comunicare, di parlarsi, di ascoltarsi.
C’è da augurarsi che i problemi di questi giorni siano anche per tutti un’occasione per riscoprire modi di incontro e di divertimento più semplicemente umani. Detto questo, di fronte alle immagini notturne di violenze e di vandalismo – che nulla hanno a che fare con gli incontri giovanili – non riemerga il volto dell’Italia del “fare finta”. Lo Stato ha l’autorità e il dovere di imporre il rispetto delle regole e di garantire le norme di sicurezza“.
Ieri anche il sindaco di Bacoli, Josi Gerardo della Regione, ha rivolto una lettera aperta ai giovani del suo comune, chiedendo ai ragazzi più responsabilità durante le uscite. “Vi chiedo responsabilità. Vi esorto a rispettare le regole. Mascherina e distanziamento sociale. Punto. Ripeto, abbiamo avuto tutti 15 anni, 20 anni. Vi sentite imbattibili, infallibili. Ma potreste portare a casa il Coronavirus: contagiare i vostri genitori, i vostri nonni“.