Uno studio per dimostrare la classifica delle Regioni che rendono di più in cultura. I dati estrapolati dal centro studi di Ance Salerno condotti per uno studio elaborato da Fondazione Symbola e Unioncamere con la collaborazione e il sostegno dell’Assessorato alla Cultura della Regione Marche sulla qualità e la bellezza del patrimonio culturale italiano dimostrano che la Campania produce il 4,4 % del valore aggiunto incidendo per il 4,5 % sul mercato del lavoro. Il risultato è che l‘industria della cultura in Campania vale 3,7 miliardi di euro. Grazie a questi valori si aggiudica il tredicesimo posto rispetto alle altre regioni italiane per la produzione di valore aggiunto e sedicesima nella produzione occupazionale.
Nello specifico la produzione nel settore culturale campano fornisce 74mila addetti, numeri superiori rispetto alle altre regioni Meridionali; rispetto alle altre province italiane, invece, Benevento si colloca al primo posto con il 6,1% del valore aggiunto sul sistema produttivo locale, segue Avellino con il 6%, Salerno con il 4,6% e Napoli con il 4,2% ed infine Caserta con il 3,8%, nonostante queste ultime tre siano dotate di un gran patrimonio culturale, non raggiungono il tasso medio di incidenza nazionale.
Nel campo della filiera culturale dell’economia locale la provincia di Avellino si guadagna il primo posto nella classifica campana, seguita da Benevento, Salerno, Napoli e Caserta.
Infine a livello nazionale il Centro Italia produce il maggior valore aggiunto con 18,7 miliardi di euro, segue il Nord – Ovest, producendo una ricchezza culturale di 26 miliardi di euro, il Nord – Est con 17,3 miliardi e infine il Meridione conta circa 12,5 miliardi di euro nell’economia culturale.
Necessaria una buona gestione dei siti archeologici Campani, dichiara il Presidente dell’Ance di Salerno.
(Dati Ansa/www.piueconomia.it)