Secondo il rapporto annuale MobilitAria 2020 del Kyoto Club, l’impossibilità di uscire di casa non ha sortito solo effetti negativi. Nei mesi di marzo e aprile, infatti, grazie al lockdown e di conseguenza non poter usufruire dei propri mezzi di trasporto, la percentuale di traffico e dunque di smog è crollata drasticamente.
Cos’è Kyoto Club?
Kyoto Club è una organizzazione no profit che si occupa di iniziative di sensibilizzazione, informazione e formazione nei campi dell’efficienza energetica, dell’utilizzo delle rinnovabili, al fine di diminuire le emissioni di gas-serra.
Report “MobilitAria 2020”
Questo terzo report, in collaborazione con l’Istituto sull’Inquinamento Atmosferico del Consiglio Nazionale delle Ricerche, ha come obiettivo lo studio della qualità dell’aria e le politiche di mobilità delle 14 principali città italiane nel biennio 2018-2019. Le città prese in esame, oltre a Napoli, sono: Bari, Bologna, Cagliari, Catania, Firenze, Genova, Messina, Milano, Palermo, Reggio Calabria, Roma, Torino, Venezia.
Durante la fase 1, con conseguente periodo di lockdown, si registra un forte calo dello smog non solo a Napoli, ma anche a Roma, Milano e Torino. Roma è stata la città più interessata, con un crollo del 59% e del 71% rispettivamente nei mesi di marzo e aprile. La città di Napoli, invece, segna rispettivamente una riduzione del -33% e -57%.
Le proposte per la Fase 2
Lo studio, tuttavia, evidenzia come il Dl Rilancio appaia insufficiente a contrastare la crescita della congestione e del traffico. “Noi vogliamo tornare a muoverci senza inquinare e congestionare le città” sostiene la coordinatrice del gruppo di lavoro “Mobilità sostenibile” di Kyoto Club, Anna Donati. “ IL DL Rilancio è solo un timido tentativo per andare in questa direzione, serve molto di più e chiediamo che il DL venga migliorato ed i prossimi provvedimenti siano piu efficaci”.
A questo scopo Kyoto Club e CNR IIA avanzano nel III Rapporto proposte concrete per la fase2, per contrastare la crescita del traffico veicolare. Smart working , risparmio di traffico, piano degli orari della città, sostegno alle alternative in bicicletta, a piedi, sharing mobility, micromobilità, veicoli elettrici e trasporto collettivo.