Giornata mondiale dell’ambiente – elefante muore con petardi in pancia. Oggi 5 giugno è la Giornata mondiale dell’ambiente, dedicata alla biodiversità. Eppure nel mondo succedono ancora cose atroci agli animali, causate principalmente dall’uomo. L’ultima in ordine cronologico è una storia sconcertante, che fa venire i brividi.
E’ successo in un villaggio in India, dove all’animale è stato offerto un’ananas. Peccato che quell’ananas fosse piena di petardi che sono scoppiati nella pancia dell’elefante uccidendo lei e il cucciolo che portava in grembo.
Lo sconcerto sui social è tanto, infatti sono molte le immagini e le vignette che ritraggono i due elefanti insieme sofferenti.
Oggi quindi è la giornata mondiale dell’ambiente, ma in verità per l’ambiente cosa si fa? L’uomo pian piano sta distruggendo il pianeta in cui vive, tramite sterminio di animali in modo diretto, deforestazione. Si è notato come durante i mesi di lockdown mondiale il pianeta aveva trovato un po’ di sollievo, proprio perché l’uomo non era presente, ma ora ha ripreso a soffrire.
L’evento è stato istituito dalle Nazioni Unite a partire dal 1974 e da allora va in scena ogni anno per sensibilizzare l’opinione pubblica sul delicato tema della sostenibilità ambientale. Il focus di questa edizione 2020 è sintetizzato dal motto “È il momento per la Natura“, per sottolineare quanto la crisi della biodiversità sia un problema “non solo urgente, ma anche esistenziale”, come si legge sul portale dell’Onu. E al centro di questa Giornata mondiale per l’ambiente c’è proprio il tema del declino della biodiversità sul nostro pianeta, dove si stima che sia a rischio estinzione circa un milione di specie viventi.
“La biodiversità – ricorda l’Onu – è la base che sostiene tutta la vita sulla terra e sott’acqua. Riguarda ogni aspetto della salute umana, fornendo acqua e aria pulite, cibi nutrienti, conoscenze scientifiche, fonti di medicina, resistenza naturale alle malattie e mitigazione dei cambiamenti climatici“.
Ogni modifica, anche la più piccola, ad un sistema così consolidato può provocare conseguenze negative. L’attuale ritmo al quale diverse specie del pianeta si stanno estinguendo (circa 1 milione a rischio su un totale stimato di 8,7 milioni) ha spinto gli scienziati a ipotizzare che di troveremmo di fronte ad una sesta grande estinzione di massa.