Il crollo di Pianura, in cui hanno perso la vita due operai, si poteva evitare. È quanto affermato dall’avvocato Beniamino Esposito in seguito ai primi sopralluoghi e accertamenti del caso.
Giunto in zona Masseria Grande, i proprietari del terreno confinante con il luogo della tragedia hanno svelato alcuni retroscena. Sembrerebbe che il costruttore abbia scavato in pochissimo tempo, a ridosso dei loro confini, metri e metri di terreno, creando un dislivello enorme rispetto al precedente stato dei luoghi.
In più, tali testimoni avrebbero intimato più volte di chiamare le forze dell’ordine, innescando accese discussioni, e esortato a fermare i lavori. Ciò al fine di evitare questa costruzione sciagurata, che sarebbe stata portata avanti da operai senza casco né protezioni. Accuse che se si rivelassero vere, a seguito dell’inchiesta che è ancora in corso, costituirebbero un fatto di eccezionale gravità.
“Pertanto, ribadisco, era una tragedia che si poteva evitare e scongiurare. In essa il figlio di uno dei proprietari limitrofi al terreno sovrastante, difeso sempre da me, si è trovato anch’egli giù nella frana. Il ragazzo, per fortuna, ha riportato poche ferite e contusioni alla schiena e al torace. Ma tutti restano sotto forte stato di shock.”– ha spiegato l’avvocato.
“Il latifondista, a dire dei miei assistiti, diceva di avere le autorizzazioni e non ha ascoltato nessuno. Di lì a poco, i vicini contadini si erano promessi di andare a denunciare in caserma o chiamare la polizia municipale. Fatto che, di contro, ha accelerato gli scavi per completare i lavori. Così, in poche ore, si è consumata la tragedia”. – ha continuato.
“Chiederemo il ripristino dello stato dei luoghi, immediata messa in sicurezza e i danni. Notificato, altresì, stamattina anche l’avviso della polizia municipale di non praticare il perimetro, limitando non poco il diritto d’uso e proprietà dei miei assistiti. Questi ultimi, già in stato di shock per la visione del loro caro amico morto sotto la frana.” – ha concluso.
Quella del crollo di Pianura è una vicenda su cui bisognerà ulteriormente far luce. Di recente, Annamaria Perrucci, sorella di Ciro, ha chiesto giustizia per la morte inaccettabile di suo fratello.