Sono tantissimi le iniziative nate per sostenere la ricerca dell’Ospedale Pascale di Napoli. L’ultima riguarda da vicino il personale medico. Infatti le chirurghe, le ricercatrici, le infermiere e le radioterapiste della struttura ospedaliera sono diventate modelle per un giorno indossando particolari abiti trasformati in quadri da Alessandro Ciambrone. I vestiti poi saranno venduti online e il ricavato andrà direttamente a finanziare la ricerca del Pascale.
Un’iniziativa che si si concentra sulle donne del Pascale per ‘vestire’ la ricerca in ogni senso. L’idea è nata da Alessandro Ciambrone, architetto di Castel Volturno e pittore per caso. Ha deciso di trasformare l’abito da sposa di sua mamma Caterina del lontano 1967 in un’opera d’arte. Il vestito è stato indossato da Daniela Barberio, psicologa del Pascale, e sarà venduto per sostenere la ricerca oncologica insieme con altri 11 abiti, donati da donne generose, come Caterina, e indossate da altre donne che con la ricerca ci lavorano tutto l’anno.
Ognuno dei 12 abiti ha una sua storia. Se Caterina ha donato il suo vestito da sposa, Maria Carmen quello di fidanzamento, Fiorella quello del battesimo della figlia, Bianca quello della laurea. Tutti i vestiti saranno poi caricati su una piattaforma e venduti all’asta. Il ricavato sarà interamente donato all’Istituto dei tumori di Napoli. Il costo degli abiti varia dai 300 ai 500 euro ed è possibile vederli sul sito di Alessandro Ciambrone con la descrizione di chi lo indossa e chi lo ha donato.
Come si legge nel comunicato:
“L’acquisto degli abiti è infatti collegato direttamente all’iban del Pascale IT86I03090356810000008. Il nome di chi ha donato l’abito e di chi lo acquisterà farà parte del patrimonio del più grande polo oncologico del Mezzogiorno. A loro verrà consegnata una targa su cui verrà scritto il loro nome insieme a quello delle modelle operatrici sanitarie. Per essere visionati i vestiti verranno ospitati nel liceo artistico Palizzi e a curare la vendita donazione sarà la professoressa Bianca Stranieri insieme con l’ufficio comunicazione del Pascale”.