Ascierto, ottobre mese chiave: “Sperimentiamo il vaccino sull’uomo. Stadi Aperti? Vedremo”
Giu 08, 2020 - Chiara Di Tommaso
Il coronavirus sembra essere sotto controllo nella nostra Regione (anche ieri si sono registrati pochi casi, due per la precisione), ma il Dott. Paolo Ascierto invita a non abbassare la guardia e rimanda tutto a ottobre. Una settimana fa aveva infatti risposto a una domanda del giornalista del TgTre Campania sul presunto indebolimento del virus e sul vaccino:
“Dal punto di vista scientifico non possiamo dire che si sia indebolito. Abbiamo i numeri che ci dicono che le cose stanno andando bene. Ci auguriamo che succeda come con la Sars. L’altra paura è che circolando così come è mutato in bene, possa diventare più aggressivo e questo ci spaventa in vista di una eventuale seconda ondata. Lo sviluppo sul vaccino continua, stiamo facendo la sperimentazione sugli animali e tra ottobre e novembre dovrebbe partire quella sull’uomo”.
Oggi invece Paolo Ascierto è stato ospite di ‘Marte Sport Live’ dove ha parlato degli ultimi dati relativi alla nostra Regione che negli ultimi giorni ha fatto registrare pochi contagi.
“Abbiamo avuto due giorni a contagio zero, poi 4 e 2. Quando noi diciamo di fare attenzione, è per questo motivo. Se manteniamo il contagio zero per quattro settimane, diventiamo Covid free”.
Ascierto è anche un grande tifoso della Juve. In settimana dovrebbe riprendere la Coppa Italia che vede impegnate nelle semifinali sia la squadra bianconera che quella del Napoli. Ma sulla possibilità di stadi aperti al pubblico, Ascierto frena.
“I numeri stanno andando nella giusta direzione, ma ci sono alcune regioni del Nord, come Piemonte, Lombardia e Liguria, dove l’infezione circola ancora. Le terapie intensive funzionano meglio, ma è impossibile pensare ad una riapertura degli stadi in queste regioni. Vedremo a settembre o ottobre. Dico soltanto per i nuovi positivi, mi piace un calcio pulito e senza sotterfugi”.
Più difficile sconfiggere la diffidenza per le Eccellenze del Sud o per gli juventini meridionali?
“Direi la seconda, io non ho mai rinnegato la mia fede bianconera. Nel gennaio 1972 vivevo a Campobasso, avevo 7 anni, ero un appassionato di calcio e si giocò Catanzaro-Juventus. Perse la Juve con gol di Mammì che esultò troppo. Mi diede fastidio e da allora tifo per la Juve. Sarri è l’allenatore che raggiunge l’obiettivo ma a De laurentiis darei 10 e lode. Più facile la Coppa Italia del Napoli o la Champions della Juve? Purtroppo la prima, per noi sarà più complicato. Tra Platini, Sivori, Maradona, Cr7 e Careca metto pari merito Maradona e Cr7, poi metto Platini e Sivori, infine Careca”.
La Regione Campania ha stanziato 7 milioni per aiutare la ricerca. Il vaccino per non sarà pronto prima di un anno.